Con 204 voti favorevoli, la Camera ha dato il via libera alla Legge di Bilancio 2025: il provvedimento passa ora al Senato, dove l’iter ripartirà dalla commissione Bilancio. Scopriamo tutte le novità.


Il disegno di legge di bilancio 2025 si inquadra nella fase di prima attuazione della riforma della governance economica europea entrata in vigore lo scorso 30 aprile.

Le misure previste dal disegno di legge di bilancio rientrano dunque tra le principali politiche pubbliche del Governo per conseguire gli obiettivi programmatici della finanza pubblica stabiliti nel Piano strutturale di bilancio, in linea con il rispetto del tasso di crescita della spesa netta pari all’1,3% nel 2025, all’1,6% nel 2026, all’1,9% nel 2027 all’1,7% nel 2028 e all’1,5% nel 2029.

In attesa della riforma del quadro normativo contabile nazionale (in particolare della legge “rinforzata” n. 243 del 2012 e della legge di contabilità e finanza pubblica, legge n. 196 del 2009), il disegno di legge di bilancio 2025 è stato predisposto secondo le disposizioni vigenti in materia.

Legge di Bilancio 2025, ok della Camera: ecco tutte le novità

La manovra, che rappresenta uno dei pilastri della strategia economica del governo, con l’ok della Camera prevede misure che spaziano dal sostegno a famiglie e imprese a interventi mirati su sanità, istruzione, fisco e infrastrutture.

Lunedì prossimo, il testo approderà a Palazzo Madama per una seconda lettura “blindata”, con l’obiettivo di concludere il percorso legislativo entro il 28 dicembre.

Ecco qui di seguito un riepilogo completo.

Famiglie e giovani: costi attività extrascolastiche

La legge di bilancio 2025 dedica una particolare attenzione alle famiglie e ai giovani, con interventi mirati a sostenere i nuclei in maggiore difficoltà economica e a promuovere l’educazione e l’inclusione sociale.

Un fondo specifico è stato istituito per coprire i costi delle attività extrascolastiche, rivolto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Questa misura, destinata alle famiglie con un ISEE inferiore a 15mila euro, mira non solo a garantire pari opportunità nell’accesso a esperienze formative e ricreative, ma anche a offrire un supporto concreto a genitori che affrontano le difficoltà legate al bilancio familiare. Il fondo rappresenta un passo significativo verso l’inclusione, permettendo a molti giovani di partecipare ad attività sportive, artistiche o culturali che altrimenti sarebbero inaccessibili.

Valorizzazione degli oratori e delle attività educative

Un altro capitolo rilevante riguarda il ruolo degli oratori, spesso considerati luoghi centrali per l’aggregazione giovanile e la crescita educativa, soprattutto nelle piccole comunità. Il governo ha stanziato 10,5 milioni di euro distribuiti nell’arco di tre anni, destinati sia al potenziamento degli oratori sia al sostegno di altre attività educative. Questa scelta si inserisce in un contesto più ampio di politiche per il rafforzamento del tessuto sociale e comunitario, con un occhio di riguardo verso i giovani.

Benefici fiscali per i lavoratori

Sul fronte fiscale, la manovra conferma l’intenzione di alleggerire la pressione sui redditi medio-bassi attraverso il taglio del cuneo contributivo. Questa misura, già apprezzata negli anni precedenti, consente di aumentare il netto in busta paga per molti lavoratori dipendenti, favorendo così i consumi e il risparmio delle famiglie.

A completare il quadro, viene introdotto un sistema di detrazioni decrescenti destinato ai lavoratori con redditi fino a 40mila euro. Questo meccanismo è stato pensato per garantire una maggiore equità, distribuendo il beneficio in base al livello di reddito e assicurando un sostegno proporzionato alle necessità economiche di ciascun contribuente.

Fisco e incentivi per il personale sanitario

Il sistema sanitario italiano si appresta a ricevere un’iniezione di risorse significativa, con l’obiettivo di rafforzare i servizi territoriali e migliorare l’accesso alle cure per i cittadini. I 133 miliardi di euro stanziati dal governo saranno ripartiti tra le Regioni, consentendo di affrontare le esigenze locali in modo mirato. Questa cifra, approvata dal Cipess, rappresenta un passo avanti nel garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che da anni affronta sfide legate a carenze di personale e infrastrutture obsolete.

Dal 2025, il governo introdurrà un’aliquota fiscale agevolata per gli straordinari degli infermieri, che saranno tassati con una flat tax al 5%. Questo intervento mira a incentivare il personale sanitario, riconoscendo l’importanza del loro contributo, soprattutto in un periodo in cui il settore è stato sottoposto a enormi pressioni, come durante la pandemia.

Prevenzione e salute femminile

Nel campo della prevenzione, la legge di bilancio punta a sensibilizzare la popolazione su temi cruciali. Sono stati stanziati fondi per campagne informative sulla salute femminile, con particolare attenzione al tumore al polmone, una patologia spesso sottovalutata ma con un crescente impatto sulla popolazione femminile. Questi interventi si affiancano a un incremento delle risorse destinate al supporto psicologico per gli studenti delle scuole, un servizio che ha acquisito una crescente rilevanza per contrastare il disagio mentale tra i giovani.

Educazione e contrasto alla povertà

L’attenzione verso le fasce più giovani si manifesta anche attraverso un investimento nell’educazione sessuale e affettiva, con 500mila euro destinati a programmi scolastici volti a promuovere una maggiore consapevolezza nei rapporti interpersonali e nella salute riproduttiva. Parallelamente, vengono finanziate iniziative per contrastare la povertà alimentare nelle scuole, garantendo agli studenti un accesso equo a pasti nutrienti e sostenendo il loro benessere generale.

Supporto agli studenti universitari e atleti

Sul fronte dell’istruzione superiore, la manovra prevede un incremento dei fondi per le borse di studio dedicate agli studenti-atleti, un passo che riconosce il doppio impegno richiesto a questi giovani tra formazione accademica e attività sportiva. Inoltre, sono previsti finanziamenti aggiuntivi per gli alloggi destinati agli universitari fuori sede, con l’obiettivo di alleviare il peso economico sulle famiglie e garantire un accesso più equo all’istruzione superiore.

Riforma previdenziale e flessibilità

La legge di bilancio introduce una misura che consente maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione per chi aderisce al sistema contributivo. I lavoratori potranno combinare la previdenza obbligatoria con quella complementare per andare in pensione a 64 anni, a condizione di avere un assegno previdenziale pari ad almeno tre volte il trattamento minimo INPS. Questa soluzione mira a incentivare l’adesione alla previdenza complementare, offrendo un’alternativa interessante per chi desidera anticipare il ritiro dal lavoro. Tuttavia, resta fuori dall’intervento una possibile estensione del meccanismo di silenzio-assenso per il trasferimento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) ai fondi pensione, lasciando ai lavoratori la decisione attiva di aderire.

Incentivi per le imprese

La manovra prevede un’importante riduzione dell’Ires per le imprese che scelgono di reinvestire una parte significativa degli utili. Nello specifico, l’imposta sarà ridotta di quattro punti percentuali per le aziende che reinvestiranno almeno il 30% degli utili realizzati nel 2024 e accantoneranno almeno l’80% dei profitti aziendali. Questo intervento punta a stimolare gli investimenti produttivi e a promuovere la solidità finanziaria delle imprese, sostenendo la crescita economica.

Sostegno alle PMI e partecipazione dei lavoratori

Un ulteriore impulso alle piccole e medie imprese arriva dalla proroga del fondo di garanzia, uno strumento fondamentale per facilitare l’accesso al credito. Inoltre, un nuovo fondo di 70 milioni di euro sarà destinato a promuovere la partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, un modello che, secondo gli esperti, può migliorare l’efficienza e l’innovazione nelle aziende, rafforzando al contempo il legame tra dipendenti e imprese.

Ponte sullo Stretto di Messina

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, uno dei più discussi nella storia delle infrastrutture italiane, vede un incremento significativo del costo complessivo, che supera ora i 12 miliardi di euro. Di questi, 3,8 miliardi saranno coperti attraverso il Fondo di sviluppo e coesione. Il governo punta a trasformare questa opera in un simbolo di rilancio economico per il Sud, nonostante le numerose critiche legate a impatti ambientali e sostenibilità finanziaria.

Tav Torino-Lione e Ferrovie

Un ulteriore miliardo è destinato alla linea Tav Torino-Lione, un progetto strategico per migliorare i collegamenti tra Italia e Francia e favorire il trasporto merci su rotaia, riducendo così l’impatto ambientale. Sul fronte delle infrastrutture ferroviarie, 1,096 miliardi di euro vengono stanziati per interventi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di modernizzare e ampliare la rete ferroviaria nazionale.

Infrastrutture idriche e Calabria

Infine oltre alle opere ferroviarie, una parte dei fondi è destinata al miglioramento delle infrastrutture idriche, un settore cruciale per affrontare problemi di siccità e dispersione delle risorse idriche. Infine, la linea ferroviaria Sibari-Catanzaro riceve finanziamenti per potenziare i collegamenti interni della Calabria, favorendo lo sviluppo economico di una regione che spesso soffre per carenze infrastrutturali.

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