Il rinnovo del contratto per il personale delle Forze Armate per il triennio 2022-2024 è finalmente una realtà. L’accordo, firmato al termine di un intenso confronto tra rappresentanti politici, militari e sindacali, segna un passo significativo per i diritti dei militari.


Grazie all’impegno dei sindacati e alla collaborazione con altre organizzazioni rappresentative, le risorse stanziate – circa 1,5 miliardi di euro – sono state destinate in gran parte (oltre il 92%) al trattamento fisso e continuativo.

Incrementi salariali e arretrati

Tra le principali novità, spicca l’aumento medio mensile degli stipendi, che varia in base al grado rivestito. Il nuovo punto parametrale, fissato a 195,50 euro lordi annui, porterà a un incremento mensile netto medio di circa 100 euro. Gli arretrati, calcolati retroattivamente dal 2022, saranno presumibilmente disponibili nel cedolino unico NoiPA a partire da aprile 2025. Gli importi includeranno le ritenute previdenziali e le aliquote fiscali applicabili.

Condizioni migliorate per i volontari

Anche i volontari in ferma iniziale o prefissata beneficeranno di aumenti nella paga giornaliera netta, calcolata come percentuale dello stipendio lordo iniziale e dell’indennità integrativa speciale. Le tabelle aggiornate riportano gli incrementi previsti per queste categorie.

Lavoro straordinario

Importanti passi avanti riguardano il compenso per lavoro straordinario. Le risorse saranno distribuite tra il personale contrattualizzato e i dirigenti, con la possibilità di recuperare o ricevere i pagamenti entro due anni se non corrisposti nell’anno di riferimento.

Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali

Il contratto prevede un aumento delle risorse destinate al Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali (FESI), con l’obiettivo di incentivare le attività operative, migliorare i servizi e premiare chi si assume maggiori responsabilità. Inoltre, è stata approvata una modifica normativa che consentirà contrattazioni di secondo livello per il FESI.

Nuove indennità introdotte

Il rinnovo contrattuale introduce una serie di indennità mirate per riconoscere competenze specifiche e ruoli operativi:

  • Servizi notturni: Dal 2025, un indennizzo di 18 euro sarà corrisposto per i turni tra le 22 e le 6, purché si svolgano almeno quattro ore di servizio attivo.
  • Personale specializzato in sicurezza informatica: Indennità incrementata al 55% dell’indennità di impiego operativo di base.
  • Equipaggi di volo: L’indennità per gli operatori coinvolti in attività operative sarà elevata al 155% dell’importo base.
  • Specialisti cinofili: Previsto un compenso mensile di 50 euro per chi opera in questo ambito specifico.
  • Artificieri: Indennità di 50 euro mensili per attività di disinnesco e brillamento di ordigni esplosivi.
  • Manutentori aeromobili: Un’indennità di 30 euro mensili sarà riconosciuta al personale qualificato impegnato nella manutenzione di velivoli.
  • Soccorritori marittimi e personale PSYOPS: Incrementi fino al 50% per attività di impiego operativo.
  • Genio ferrovieri: Indennità specifiche per ruoli tecnici quali capo stazione e macchinista.

Prospettive future

Questo rinnovo rappresenta un importante traguardo per il personale militare, garantendo migliori condizioni economiche e riconoscendo le competenze e i sacrifici richiesti dai loro ruoli. Le disposizioni appena firmate gettano le basi per ulteriori avanzamenti nelle trattative future, con un occhio puntato sull’equità e sulla valorizzazione del lavoro svolto.

Firmato il rinnovo del contratto delle Forze Armate per il triennio 2022-2024: le tabelle

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