Taiwan ha accolto i primi 38 carri armati Abrams M1A2T provenienti dagli USA, segnando una tappa importante nel rafforzamento delle sue capacità militari in risposta alle crescenti tensioni con la Cina.


La consegna rappresenta l’inizio di un ordine complessivo di 108 mezzi, siglato nel 2019, per un valore superiore a 1,2 miliardi di dollari.

Taiwan riceve carri armati dagli USA, cresce la tensione con la Cina

I carri armati, tra i più avanzati al mondo per tecnologia e potenza, sono stati trasportati nella base militare di Hsinchu, situata a sud della capitale. Si tratta del primo aggiornamento significativo per le forze corazzate taiwanesi in tre decenni, considerando che l’ultimo modello ricevuto dagli Stati Uniti era stato l’M60A3 nel lontano 1994.

Un passo strategico per Taipei

Il governo taiwanese considera gli Abrams un elemento cruciale per modernizzare il proprio arsenale, attualmente composto da circa 1.000 mezzi, tra cui modelli di produzione locale come il CM Brave Tiger e veicoli americani più datati. Questo investimento si inserisce in una più ampia strategia di difesa, volta a contrastare la pressione militare esercitata dalla Cina, che continua a rivendicare Taiwan come parte integrante del suo territorio.

A novembre, Taipei aveva già ricevuto i primi sistemi missilistici HIMARS dagli Stati Uniti, utilizzati con successo dall’Ucraina nel conflitto con la Russia. Questi nuovi strumenti militari sottolineano il ruolo chiave di Washington come principale alleato e fornitore di armamenti per l’isola.

Reazioni di Pechino

Non sorprende che il rafforzamento della cooperazione militare tra Taiwan e Stati Uniti abbia suscitato il disappunto di Pechino. Il governo cinese considera queste forniture un’interferenza diretta nei suoi affari interni e una minaccia alla stabilità regionale. Tuttavia, Washington prosegue nel suo supporto, giustificando le vendite con la necessità di garantire la sicurezza di un partner strategico nell’area del Pacifico.

Consegne future

Il contratto prevede la consegna dei rimanenti carri armati entro il 2026, con l’obiettivo di completare la modernizzazione delle forze armate taiwanesi. Questo progetto rientra in un piano più ampio che negli ultimi decenni ha visto gli Stati Uniti vendere a Taiwan miliardi di dollari in equipaggiamenti militari, inclusi caccia F-16 e navi da guerra.

Con le tensioni nell’area indo-pacifica in costante aumento, il ruolo di Taiwan come baluardo strategico per gli Stati Uniti si fa sempre più evidente, mentre l’isola continua a prepararsi per ogni eventualità.