L’importanza della vigilanza del DEC secondo ANAC nei controlli sull’esecuzione dei contratti pubblici: premessa normativa e contesto analizzati dal Dottor Luca Leccisotti.


La Delibera n. 497 del 29 ottobre 2024 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) evidenzia il ruolo cruciale della fase esecutiva negli appalti pubblici. Tale fase rappresenta il momento in cui l’interesse pubblico sotteso alla gara si traduce in risultati concreti. È pertanto indispensabile che le stazioni appaltanti adottino un approccio metodico, basato su controlli sostanziali e documentati, in linea con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023).

Controlli su esecuzione dei contratti pubblici: la vigilanza del DEC e del RUP

L’ANAC richiama specificamente l’attenzione sull’art. 114 del Codice, che assegna al Responsabile Unico del Progetto (RUP) o al Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) la responsabilità di coordinare e verificare le attività contrattuali, mediante strumenti tecnici e digitali. Questo compito non si limita a un controllo formale, ma si estende a una verifica approfondita delle prestazioni rispetto agli standard qualitativi previsti.

La centralità della pianificazione preventiva

Un punto focale della delibera riguarda la configurazione della lex specialis e dei contratti d’appalto. L’ANAC sottolinea la necessità di prevedere nel dettaglio, sin dalla fase di gara, strumenti e modalità per i controlli successivi, come:

  • Check-list dettagliate e schemi per i verbali.
  • Procedure di ispezioni periodiche e a sorpresa.
  • Clausole precise sulle fattispecie di inadempimento, con conseguenze chiaramente definite.

L’assenza di questi elementi rischia di compromettere l’efficacia dei controlli e la regolarità dell’esecuzione contrattuale, esponendo le amministrazioni a contenziosi e inefficienze.

L’implementazione organizzativa: formazione e risorse adeguate

Per garantire controlli effettivi, è essenziale che le stazioni appaltanti dotino le proprie strutture di risorse, strumenti e formazione specifici. La delibera richiama il principio di risultato come elemento cardine, il quale impone che ogni azione amministrativa sia guidata da criteri di efficienza, efficacia ed economicità.

Le criticità organizzative emerse durante le attività di vigilanza ANAC, come la mancanza di personale qualificato o l’assenza di strumenti digitali adeguati, sono ostacoli da superare con urgenza.

Controlli sostanziali e documentazione: un imperativo giuridico

Gli articoli 114, 115 e 116 del Codice impongono che i controlli tecnici e amministrativi siano basati su criteri misurabili e oggetto di una verbalizzazione puntuale. Tale obbligo acquisisce particolare rilevanza nei contratti aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dove le migliorie tecniche proposte devono essere monitorate con metodi rigorosi.

L’ANAC critica apertamente la pratica diffusa di limitarsi a controlli formali, che non documentano adeguatamente l’effettiva esecuzione delle prestazioni. Un sistema di controllo efficace richiede la misurazione concreta della qualità e una reportistica trasparente e dettagliata.

Digitalizzazione come strumento di trasparenza

Un altro tema centrale è l’uso delle piattaforme digitali. Questi strumenti, previsti dagli articoli 19 e 21 del Codice, permettono una gestione tracciabile e trasparente delle attività contrattuali, riducendo il rischio di errori e omissioni. La delibera invita le amministrazioni a sfruttare appieno tali tecnologie, per standardizzare le operazioni di controllo e garantire il rispetto dei criteri di legalità e buon andamento.

Conclusioni e raccomandazioni operative

In un quadro normativo sempre più articolato, l’ANAC ribadisce che l’efficacia dei contratti pubblici dipende dalla capacità delle amministrazioni di esercitare controlli attivi, documentati e tempestivi. La delibera esorta le stazioni appaltanti ad adottare prassi conformi alle disposizioni del Codice e a garantire la formazione continua del personale preposto.

Infine, l’Autorità avverte che le attività di vigilanza si concentreranno sempre più sulla fase esecutiva, con l’obiettivo di verificare la correttezza e l’adeguatezza delle pratiche amministrative. Solo un controllo rigoroso può garantire che gli appalti pubblici rispondano pienamente agli obiettivi di interesse generale per cui sono stati progettati.


Fonte: articolo di Luca Leccisotti (Dirigente amministrativo SSN ed esperto in Appalti)