Dopo l’approvazione definitiva al Senato il Nuovo Codice della Strada è legge: si prospettano diverse novità anche per i monopattini, e alcune fanno discutere.


Nelle intenzioni del legislatore il nuovo testo mira a proteggere sia i conducenti che i pedoni, cercando di integrare in modo armonioso questi mezzi nelle aree urbane. Le nuove disposizioni richiedono ora l’impegno di tutti i protagonisti della micromobilità per garantire un ambiente più sicuro e sostenibile. Tuttavia le nuove misure fanno discutere: scopriamo tutte le novità e i motivi per cui le associazioni di categoria protestano.

Nuovo Codice della Strada: le novità per i monopattini

Come anticipato con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, i monopattini elettrici e altri dispositivi di micromobilità simili, come hoverboard, monoruota e segway, sono al centro di una serie di aggiornamenti normativi. L’articolo 14 del nuovo Codice, infatti, punta a garantire una maggiore sicurezza e regolamentazione per questi mezzi, sempre più diffusi nelle aree urbane. Vediamo i principali cambiamenti.

Le novità principali

  1. Obbligo di Contrassegno: Tutti i monopattini devono essere dotati di un contrassegno identificativo, rilasciato dall’Istituto Poligrafico dello Stato. Questo adesivo speciale, plastificato e non rimovibile, riporterà una combinazione univoca alfanumerica generata da un’applicazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT). I proprietari sono tenuti a esporre il contrassegno in modo visibile e a comunicare eventuali variazioni di residenza per aggiornare l’archivio nazionale dei veicoli.
  2. Casco Obbligatorio per Tutti: L’obbligo di indossare il casco viene esteso a tutti i conducenti di monopattini, non più solo ai minorenni. La normativa mira a uniformare le misure di sicurezza, rendendole applicabili a livello nazionale senza possibilità di variazioni locali. Tale disposizione risponde alle pronunce del TAR che avevano vietato agli enti locali di imporre obblighi di sicurezza per gli adulti senza un intervento legislativo.
  3. Divieto di Circolazione Fuori dai Centri Urbani: I monopattini potranno circolare solo nelle aree urbane con un limite di velocità massimo di 50 km/h. È inoltre confermato il divieto di utilizzo sui marciapiedi e di procedere contromano, mentre viene eliminata la possibilità di circolare nelle aree pedonali e sulle piste ciclabili. I Comuni potranno, però, stabilire restrizioni aggiuntive in specifiche zone, e i monopattini a noleggio dovranno essere dotati di sistemi automatici che li disattivino in aree vietate.
  4. Assicurazione Obbligatoria: Sarà necessario stipulare una polizza per la responsabilità civile verso terzi, come previsto dal Codice delle Assicurazioni. Questo obbligo si estende anche alle società di noleggio, coinvolgendo quindi sia i mezzi privati sia quelli condivisi. La norma punta a coprire i danni a persone e cose causati da incidenti.

Requisiti tecnici e sanzioni

Le caratteristiche tecniche dei monopattini rimangono in gran parte quelle definite nel 2019, tra cui il limite di potenza di 0,50 kW, l’assenza di posti a sedere, e l’obbligo di segnalatore acustico. Tuttavia, i mezzi devono ora essere equipaggiati con frecce direzionali e luci di stop, requisito introdotto già nel 2021 e obbligatorio dal 2024 per i monopattini già circolanti. Per chi non rispetta queste disposizioni, le sanzioni variano da 100 a 400 euro in caso di mancanza o contraffazione del contrassegno, fino a 800 euro per monopattini non conformi ai requisiti.

Sosta e parcheggi

Riguardo alla sosta, è vietato parcheggiare sui marciapiedi a meno che questi non siano adeguatamente ampi da consentire il passaggio sicuro dei pedoni, in particolare per le persone con disabilità. I Comuni possono riservare spazi specifici per i monopattini, segnalati con indicazioni visibili, o indicarne la posizione tramite GPS sul proprio sito istituzionale. Inoltre, i monopattini elettrici potranno parcheggiare negli stalli dedicati a biciclette, ciclomotori e motocicli.

Tra luci e ombre: il parere delle associazioni di categoria

Assoutenti ha accolto con favore le nuove norme sulla sicurezza dei monopattini elettrici, recentemente approvate dal Senato come parte delle modifiche al Codice della Strada. Tra le disposizioni chiave, spiccano l’obbligo del casco, l’immatricolazione e l’assicurazione obbligatoria per tutti gli utenti di monopattini, misure considerate essenziali per aumentare la sicurezza stradale e regolamentare l’uso di questi mezzi ormai diffusissimi nelle città italiane.

Tuttavia, l’associazione di tutela dei consumatori solleva anche una preoccupazione significativa: “Chiediamo che il Governo vigili con attenzione per evitare l’ennesima stangata a danno dei consumatori“, afferma Assoutenti. Secondo il presidente Gabriele Melluso, il nuovo obbligo assicurativo potrebbe rappresentare un onere economico rilevante per molti cittadini. Attualmente, si stima che in Italia circolino circa 550 mila monopattini elettrici, di cui 42 mila gestiti da società di sharing e già coperti da polizze assicurative. Il provvedimento, quindi, va principalmente a gravare su chi possiede un monopattino a titolo privato.

Melluso evidenzia che i costi delle polizze non sono trascurabili: una copertura assicurativa per i monopattini elettrici può partire da un minimo di 40 euro all’anno e arrivare fino a 150 euro, a seconda delle garanzie offerte. Questa spesa, secondo Assoutenti, potrebbe rappresentare un freno per chi utilizza il monopattino come mezzo economico e sostenibile per gli spostamenti quotidiani.

L’associazione chiede, quindi, una maggiore attenzione da parte del Governo nel monitorare i costi assicurativi, suggerendo anche la possibilità di interventi che rendano accessibili le polizze o prevedano agevolazioni per i proprietari, per evitare che tali costi disincentivino l’uso di mezzi ecologici e sostenibili come i monopattini.

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