Questo è un interrogativo che molti automobilisti spesso si fanno: viaggiare senza documenti cartacei in macchina è sinonimo di multa? Il nuovo codice della Strada e gli recenti sviluppi tecnologici potrebbero venire in loro aiuto.


Lo sviluppo tecnologico ha fatto in modo che, cambiasse anche il modo di gestire i posti di blocco: in aggiunta il nuovo Codice della Strada potrebbe aver semplificato le cose e camhiato le regole: pertanto potrebbe non essere più obbligatorio avere con se la patente “cartacea” in macchina.

Ma come è possibile questo? Siamo sempre stati abituati all’idea che fosse imprescindibile avere un documento con noi. Questo non è del tutto errato, in effetti, ma le nuove regole potrebbero semplificarci le cose e liberare un po’ di spazio fisico nella nostra auto e nel nostro portadocumenti.

Niente più multa agli automobilisti senza documenti?

Dal 23 ottobre 2024, la digitalizzazione dei documenti di guida in Italia ha segnato un significativo passo in avanti: grazie all’app IO, 50.000 cittadini italiani possono ora accedere alla loro patente direttamente dal proprio smartphone, senza necessità della versione cartacea. Entro il 4 dicembre, questa opzione sarà estesa a tutti gli utenti dell’app, semplificando notevolmente la gestione dei documenti per la circolazione.

Questa novità fa parte del più ampio progetto del “IT Wallet”, il portafoglio elettronico destinato a custodire in formato digitale i documenti essenziali, come la tessera sanitaria e la patente di guida.

La versione digitale della patente, infatti, ha lo stesso valore legale di quella fisica ed è riconosciuta come documento valido per l’identificazione su tutto il territorio italiano, come stabilito dall’art. 180 del Codice della Strada. Durante i controlli, i conducenti potranno mostrare il documento tramite smartphone, mentre la polizia stradale verificherà la validità tramite l’Anagrafe Nazionale degli Abilitati alla Guida.

Ma vale per tutti i documenti o solo per la patente di guida?

Attenzione, perché questo è molto importante: allo stato attuale solo la patente di guida andrà in versione digitale su app IO. Cosa significa questo?

La patente digitale non elimina l’obbligo di tenere a bordo altri documenti, come il certificato di assicurazione e il libretto di circolazione.

Il Codice della Strada impone pertanto sanzioni precise per chi viene fermato senza questi due documenti essenziali a bordo del veicolo. Se un conducente è privo del libretto di circolazione o del certificato di assicurazione, può incorrere in una multa amministrativa che varia da 42 a 173 euro. Per i ciclomotori, la sanzione è leggermente inferiore, con un importo che oscilla tra 26 e 102 euro.

Oltre al pagamento della multa, la normativa prevede un ulteriore obbligo: il conducente deve presentarsi in caserma, con il libretto di circolazione originale, per attestare la regolarità del documento. In caso di mancato adempimento, si rischia una seconda sanzione, decisamente più elevata, compresa tra 431 e 1.734 euro.

Tuttavia, esiste una deroga prevista dall’articolo 180, comma 8, del Codice della Strada. Se le forze dell’ordine hanno accesso ai database pubblici e possono verificare in tempo reale la validità dei documenti richiesti, il conducente può evitare la procedura di presentazione in caserma.

La patente di guida sull’IT Wallet è a prova di cyber-attacco? Oppure no?

La transizione verso un sistema digitale per la gestione dei documenti di guida pone grandi opportunità, ma anche significative sfide in termini di sicurezza. L’app IO, che ospita il portafoglio digitale per documenti come la patente, attualmente richiede l’autenticazione tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Sebbene siano metodi di identificazione diffusi, presentano alcuni punti deboli che preoccupano sia gli utenti sia gli esperti di sicurezza.

Lo SPID, in particolare, è stato più volte oggetto di critiche per la vulnerabilità ai rischi di duplicazione dei profili e di furto d’identità. Alcuni casi hanno evidenziato come account clonati o accessi non autorizzati abbiano portato a veri e propri furti d’identità, compromettendo la fiducia degli utenti. Questi problemi hanno spinto molti specialisti della sicurezza digitale a consigliare metodi di autenticazione più affidabili, come la biometria. Le tecnologie biometriche, che includono il riconoscimento facciale e delle impronte digitali, non solo riducono il rischio di accesso fraudolento, ma semplificano anche l’interazione per gli utenti, eliminando la necessità di ricordare password o gestire account complessi.

Gli strumenti biometrici sarebbero più sicuri?

Le linee guida europee in materia di sicurezza digitale sostengono fortemente l’adozione di strumenti biometrici, riconoscendoli come uno standard più sicuro e raccomandandone l’uso nei portafogli digitali in tutto il continente. Questa posizione riflette un impegno a garantire un alto livello di sicurezza che risponda all’evoluzione delle minacce digitali e permetta una maggiore tutela dei dati personali.

L’introduzione della patente digitale è senza dubbio un passo avanti verso una gestione più moderna e immediata dei documenti di guida, facilitando i controlli e offrendo ai cittadini un modo più pratico di accedere ai propri documenti.

Tuttavia, l’implementazione sicura del sistema è cruciale per un’adozione diffusa e per mantenere alta la fiducia degli utenti, elementi indispensabili per il successo del progetto. Resta ancora aperta la sfida di proteggere adeguatamente le identità digitali in un contesto che continua a evolversi e che richiederà aggiornamenti costanti in termini di sicurezza.