Ecco le novità su come si dovranno adottare le aliquote IMU a partire dal 2025: il prospetto dovrà essere obbligatoriamente generato dall’applicazione ministeriale.
Con il Decreto del 7 luglio 2023, pubblicato nella G.U. n. 172 del 25 luglio, il Ministero dell’economia e delle finanze individuava le fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote di cui ai co. da 748 a 755 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e stabiliva altresì le modalità che ciascun Comune deve seguire per elaborare e trasmettere il relativo Prospetto al Dipartimento delle finanze del MEF.
L’oggetto e le fattispecie delle aliquote
In particolare, l’art. 1 del Decreto ne individua l’oggetto e “le fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote dell’imposta municipale propria (IMU)”.
L’art. 2 invece individua le fattispecie citate dall’art.1, ovvero:
- abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9;
- fabbricati rurali ad uso strumentale;
- fabbricati appartenenti al gruppo catastale D;
- terreni agricoli;
- aree fabbricabili;
- altri fabbricati (fabbricati diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D).
Il Comune, nell’ambito della propria autonomia regolamentare, ai sensi dell’art. 52 del d.lgs. n. 446/1997, ha facoltà di introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie indicate dal co. 1, esclusivamente con riferimento alle condizioni individuate nell’allegato A, che costituisce parte integrante del decreto, nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione.
Le nuove modalità di elaborazione e trasmissione del Prospetto
L’art. 3 del Decreto individua poi le modalità di elaborazione e trasmissione del Prospetto, stabilendo che i Comuni elaborano tale Prospetto, contenente le fattispecie di interesse selezionate, servendosi dell’applicazione informatica disponibile nell’apposita sezione del portale del federalismo fiscale, denominata “Gestione IMU”. Tramite tale applicazione i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU, nonché elaborare e trasmettere il relativo Prospetto al Dipartimento delle Finanze del MEF.
I Comuni possono diversificare le aliquote dell’IMU rispetto a quelle di cui all’art. 1, commi da 748 a 755 della legge n. 160 del 2019, solo utilizzando l’applicazione informatica di cui al comma 1 ed esclusivamente con riferimento alle fattispecie di cui all’art. 2.
L’applicazione informatica deve essere utilizzata anche se il Comune non intende diversificare le aliquote ai sensi del comma 2.
La proroga per l’anno di imposta 2025
Con un comunicato del MEF del 30 novembre 2023, è stata però predisposta la proroga, all’anno di imposta 2025, dell’obbligo per i Comuni di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’Imu tramite l’elaborazione digitale del Prospetto. L’obiettivo era consentire ai Comuni di usufruire di una fase di sperimentazione del nuovo sistema.
Ad oggi, tale fase è terminata, motivo per cui il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, in data 6 settembre 2024. ha emanato un decreto integrativo di quello del 7 luglio 2023, con il quale, in considerazione di quanto previsto dall’art. 6-ter co. 1 d.l. 132/2023, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 novembre 2023, è stato riapprovato l’Allegato A, che sostituisce il precedente di cui al decreto 7 luglio 2023.
In particolare, tale Allegato A modifica e integra le condizioni in base alle quali i Comuni possono introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie già previste dal citato decreto 7 luglio 2023.
L’applicazione informatica attraverso la quale i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU, nonché elaborare e trasmettere il Prospetto per l’anno di imposta 2025 è presente, all’interno della sezione denominata “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale.
Sono state inoltre pubblicate le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU”, con gli aggiornamenti previsti dal decreto del 6 settembre 2024.
Da ultimo si evidenzia che, per il primo anno di applicazione obbligatoria del Prospetto, in deroga all’art. 1 co. 169 L. 296/2006 e all’art. 1 co. 767 terzo periodo L. 160/2019, in mancanza di una delibera approvata secondo le modalità previste dal co. 757 del medesimo art. 1 e pubblicata nel termine di cui al successivo co 767, si applicano le aliquote di base di cui ai co. da 748 a 755 del citato art. 1 L. 160/2019. Le aliquote di base continueranno ad applicarsi sino a quando il Comune non approvi una delibera secondo le modalità previste.
Le nuove linee guida con le novità in materia di aliquote IMU dal 2025
Vediamo adesso, brevemente, cosa prevedono le dette Linee guida. Per una maggiore chiarezza, si procederà ad un’elencazione numerata delle varie fasi previste.
Step 1 – Inserimento nuovo prospetto aliquote/Fattispecie principali, esenzioni e/o agevolazioni
Durante la fase di inserimento del Prospetto, il Comune dovrà indicare obbligatoriamente:
- le aliquote previste per le sei fattispecie principali;
- le eventuali esenzioni e/o agevolazioni stabilite.
Le aliquote inserite dal Comune devono essere conformi ai limiti previsti dall’art. 1, commi da 748 a 755, della legge n. 160 del 2019. L’applicativo informatico effettua dei controlli in tempo reale sui valori inseriti dal funzionario comunale, mostrando, se necessario, dei messaggi di avvertimento. Tali messaggi avranno due colorazioni diverse, ovvero marrone, qualora l’errore non sia bloccante oppure rosso, in caso di errore bloccante.
Step 2 – Personalizzazione delle aliquote/Inserimento fattispecie personalizzata
Qualora il Comune decida di effettuare una differenziazione nell’ambito di una o più fattispecie principali, l’applicazione reindirizzerà il funzionario comunale alla sezione denominata «Fattispecie personalizzate», all’interno della quale potrà definire, mediante la valorizzazione delle condizioni di interesse tra quelle individuate nell’Allegato A del decreto, la fattispecie personalizzata.
La compilazione di una fattispecie personalizzata è subordinata al rispetto di alcuni vincoli, ovvero:
1) fissazione di un’aliquota diversa da quella indicata per la rispettiva fattispecie principale;
2) fissazione di un’aliquota che rispetti i limiti previsti dalle norme di riferimento;
3) selezione di almeno una delle condizioni proposte dall’applicazione.
Le condizioni selezionate dal Comune devono ricorrere cumulativamente.
Dopo aver individuato ogni fattispecie personalizzata, la stessa viene inserita in un apposito elenco nel quale vengono indicate:
1) la fattispecie principale di riferimento;
2) le condizioni inserite dal comune;
3) l’aliquota prevista.
Step 3 – Riepilogo prospetto
Il Comune, dopo aver inserito le aliquote delle fattispecie principali, le esenzioni e le eventuali fattispecie personalizzate, sarà indirizzato alla sezione «Riepilogo prospetto» nella quale verrà rappresentato:
1) l’elenco delle fattispecie principali e le relative aliquote;
2) l’elenco delle eventuali fattispecie personalizzate e le relative aliquote;
3) l’elenco delle eventuali esenzioni e/o agevolazioni indicate dal comune.
Step 4 – Prospetto aliquote in formato PDF
Attraverso il tasto «Genera proposta in formato PDF» l’applicazione genera un file PDF contenente i dati presenti nel riepilogo del Prospetto, il quale dovrà costituire parte integrante della delibera che sarà approvata dal Consiglio comunale o da altro organo competente.
Step 5 –Trasmissione del prospetto aliquote
Dopo l’approvazione della delibera, da parte del Consiglio comunale o da parte di altro organo competente, recante il Prospetto in formato PDF generato dall’applicazione, l’utente comunale dovrà procedere, entro il termine perentorio del 14 ottobre di ciascun anno, alla trasmissione al Dipartimento delle finanze del Prospetto salvato.
Nello specifico, cliccando il tasto «Trasmetti» si aprirà una pagina che riporta il riepilogo dei dati del Prospetto, nella quale dovranno essere indicati gli estremi della delibera di approvazione del Prospetto medesimo.