Entro la fine del 2024 il Ministero della Cultura italiano si prepara ad affrontare la significativa carenza di personale con una serie di nuovi concorsi pubblici, che offriranno oltre 1400 posti di lavoro.
La crisi di risorse umane ha spinto l’amministrazione a pianificare queste assunzioni per garantire il funzionamento ottimale delle strutture culturali nazionali.
Durante un’audizione svoltasi l’8 ottobre 2024 alla Camera dei Deputati, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha delineato i principali obiettivi del suo mandato, sottolineando l’importanza del potenziamento delle risorse umane.
Bandi e concorsi per il Ministero della Cultura: 1400 posti in arrivo
Nel corso del suo intervento, Giuli ha spiegato che entro l’autunno si prevede l’assunzione di 1.482 persone, suddivise in vari profili professionali:
- 251 funzionari architetti
- 86 funzionari amministrativi
- 193 storici dell’arte
- 121 restauratori
- 39 bibliotecari
- 450 archivisti
- e 342 assistenti amministrativi.
Tra le procedure concorsuali previste, spicca il Concorso Unico per Funzionari Amministrativi, un bando che, sulla base di normative esistenti, ha già portato a diverse assunzioni negli ultimi anni. Il Ministero ha infatti ottenuto il via libera per ulteriori reclutamenti grazie allo scorrimento delle graduatorie esistenti, con l’obiettivo di coprire le posizioni rimaste vacanti a seguito di rinunce o dimissioni durante il periodo di prova.
Un’altra selezione di rilievo è quella indetta dalla Commissione RIPAM, che mira al reclutamento di 2.293 dipendenti non dirigenziali per vari ministeri, inclusi il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In linea con le esigenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero della Cultura ha previsto l’assunzione inoltre di ulteriori 666 assistenti amministrativi e 100 assistenti informatici, avvalendosi di fondi straordinari già stanziati in passato. Queste risorse finanziarie consentono di accelerare il processo di copertura delle posizioni disponibili, soprattutto in seguito al turn over e alle uscite anticipate di personale.
Il piano di assunzioni proseguirà anche entro la fine del 2024 con un ulteriore bando, destinato a colmare le carenze nelle professionalità tecniche richieste dal Ministero. Le selezioni riguarderanno diversi profili specializzati e verranno effettuate tramite concorsi pubblici già avviati o in fase di completamento, con una particolare attenzione ai candidati che non hanno accettato l’offerta o hanno rinunciato durante il periodo di prova.
Procedura straordinaria per il personale a tempo determinato
Per quanto riguarda il personale a tempo determinato, il Ministero ha operato una ricognizione tra i dipendenti con contratti flessibili, al fine di verificare quanti abbiano i requisiti per una stabilizzazione definitiva. Questa iniziativa segue le disposizioni del Decreto Legislativo n. 75/2017, che promuove il superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione.
Una risposta alla carenza di personale
L’attuazione di questi concorsi rappresenta un passo fondamentale per contrastare la grave mancanza di risorse umane che affligge il Ministero della Cultura, consentendo di rafforzare il patrimonio culturale nazionale. Le nuove assunzioni garantiranno non solo una gestione più efficiente del vasto patrimonio artistico e storico del Paese, ma anche il miglioramento dei servizi al pubblico, contribuendo così alla salvaguardia e alla valorizzazione del settore culturale italiano.