La Cina ha intensificato la sua pressione militare su Taiwan con una serie di esercitazioni che coinvolgono sia aerei che navi come mostrato in un video di propaganda, suscitando preoccupazioni non solo a Taipei, ma anche negli USA.


Le autorità taiwanesi hanno duramente criticato queste manovre, definendole “provocatorie e irrazionali”, mentre da Washington si solleva l’allarme per il rischio di un’escalation, con il Dipartimento di Stato americano che ha etichettato le azioni cinesi come “ingiustificate”.

Qual è lo scopo di queste esercitazioni?

Le esercitazioni fanno parte del programma militare Spada Congiunta 2024-B, una seconda fase delle manovre già avviate a maggio scorso, poco dopo l’insediamento del presidente taiwanese Lai Ching-te. Questa volta, le operazioni si svolgono in nove diverse aree intorno all’isola, comprese le regioni settentrionali, meridionali ed orientali, con l’obiettivo di testare la capacità operativa delle forze cinesi su più fronti. Secondo Pechino, si tratta di un “severo avvertimento” alle forze indipendentiste di Taiwan, con esercitazioni che simulano attacchi a obiettivi strategici sia terrestri che marittimi, incluse missioni di pattugliamento e blocco di aree chiave come i porti.

Taipei non ha tardato a reagire, ribadendo la propria determinazione a difendere la democrazia e la sovranità dell’isola. Il governo taiwanese ha dichiarato di essere pronto a mobilitare forze adeguate per garantire la sicurezza nazionale, rafforzando così i legami con il suo principale alleato, gli Stati Uniti. In particolare, Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato USA, ha condannato le azioni cinesi, evidenziando il rischio di destabilizzazione nella regione.

Tensione tra Cina e Taiwan: Pechino circonda l’isola con aerei e navi [VIDEO]

Le nuove esercitazioni sono iniziate pochi giorni dopo il discorso pronunciato dal presidente Lai Ching-te in occasione della festa nazionale del 10 ottobre. In quell’occasione, Lai aveva espresso il desiderio di lavorare con la Cina per affrontare insieme le sfide globali, pur sottolineando fermamente la volontà di Taiwan di difendere la propria autonomia. Nonostante questo approccio bilaterale, la risposta di Pechino non si fa attendere: le manovre militari accompagnano un video propagandistico diffuso dall’Esercito cinese, mentre una portaerei cinese si avvicina minacciosamente alle acque taiwanesi, attraversando il Canale Bashi, uno stretto di grande importanza strategica.

Alla luce di questi eventi, Taiwan ha dichiarato lo stato di massima allerta, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evolversi di una situazione che potrebbe avere ripercussioni significative sulla stabilità dell’intera area Asia-Pacifico.