Vediamo come funziona il Bonus carburante 2024, a quanto ammonta e come richiederlo: ecco tutte le informazioni disponibili.


Per poter aiutare i consumatori coi costi della benzina e dei carburanti, è attivo il Bonus carburante 2024.
Si tratta, però, di una misura straordinaria, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2024.

Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Bonus carburante 2024: di cosa si tratta

Il Bonus carburante è stato confermato con la Legge di Bilancio 2024 e prevede un contributo pari a 200 euro.
A poterne usufruire, però, sono solamente i lavoratori dipendenti del settore privato, mentre i dipendenti pubblici sono esclusi dal beneficio.

Il contributo di 200 euro sarà corrisposto sulla base di uno sgravio fiscale fruito dal datore di lavoro. In questo modo, il contributo potrà essere erogato con una tassazione agevolata.
Bisogna sottolineare, infatti, che il Bonus carburante non è concesso dal Governo ai cittadini, bensì dal datore di lavoro sotto forma di fringe benefit.

Per “datori di lavoro”, s’intendono aziende private, studi professionali ed enti del terzo settore, che svolgono solo attività non commerciale.
Sono esclusi dalla categoria i titolari di partita iva e, come anticipato, gli enti pubblici.

Come ricordato da Confcommercio, i lavoratori potranno usufruire dell’incentivo mediante buoni benzina (o simili) o tramite benefit aziendali disponibili. In questo secondo caso, se incluso nei piani sindacali, non sarà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, fissato a 258,23 euro.

Quali sono i requisiti

Oltre ad essere lavoratori dipendenti del settore privato, i beneficiari devono essere titolari di un reddito annuo lordo inferiore ai 35mila euro.

Come incide sul reddito il Bonus

Le somme saranno corrisposte in busta paga.

Inoltre, bisogna specificare che il Bonus non concorrerà alla formazione del reddito e sarà completamente detassato. Ma, per l’anno in corso, sarà soggetto agli oneri contributivi.

Come richiederlo

Per ottenere il buono benzina non sarà necessario presentare alcuna domanda. L’agevolazione, infatti, sarà assegnata in modo automatico dalle aziende private ai propri dipendenti