Vediamo se i permessi Legge 104 possono essere utilizzati per assistere un amico con disabilità: ecco i casi possibili.


Come sappiamo, la Legge 104/1992, contiene diverse misure e agevolazioni per le persone con disabilità.

Tra queste agevolazioni, ci sono anche i permessi retribuiti per assistere i propri cari.

Ma in questa categoria, possono essere inclusi anche gli amici con disabilità?

Ecco cosa dice la legge.

Permessi legge 104: è possibile usufruirne per amici con disabilità?

Tradizionalmente, i permessi per assistere una persona con disabilità grave erano riservati a coniugi, parenti e affini entro un certo grado. Questo è definito nell’art.3, comma 3 e 33 della Legge 104/1992.

Tuttavia, negli ultimi anni, la legislazione si è evoluta, ampliando la platea dei beneficiari.

Grazie alla legge Cirinnà, ad esempio, le agevolazioni sono state estese anche per le parti di un’unione civile, per la clausola di salvaguardia con funzione antidiscriminatoria, presente nell’art.1, comma 20 della Legge n°76 del 2016.

Inoltre, la Corte Costituzionale (nella sentenza n°213 del 5 luglio 2016) ha esteso il diritto ai permessi anche ai conviventi di fatto, a patto che possano dimostrare una stabile convivenza.

La “convivenza stabile” non si limita ai legami di parentela o affinità. Ma è una definizione che può essere estesa anche ad un’amicizia profonda e duratura.

Se testimoniata da una dichiarazione anagrafica, può essere considerata un motivo valido per richiedere i permessi. Ciò significa che, ad esempio, un amico che convive con una persona disabile può assentarsi dal lavoro per assisterla.

Perciò, per poter usufruire dei permessi Legge 104, per un amico con disabilità, bisognerà dimostrare la convivenza.

L’eliminazione del “referente unico”

Un’altra importante novità è l’eliminazione del concetto di “referente unico” per l’assistenza.

Oggi, infatti, più persone possono alternarsi nell’assistenza di una persona disabile, dividendo tra loro i tre giorni mensili di permesso. Questo significa che un familiare e un amico convivente possono entrambi usufruire dei permessi, a patto che la persona disabile ne abbia bisogno.

I diritti del lavoratore con disabilità

È importante ricordare che anche il lavoratore con disabilità grave ha diritto a usufruire personalmente dei permessi o dei riposi orari giornalieri previsti dalla legge. Inoltre, può fruire dei permessi per sé stesso, contemporaneamente a quelli concessi agli assistenti nello stesso mese.

La normativa sui permessi per assistere persone con disabilità è in continua evoluzione, sempre più inclusiva e attenta alle diverse forme di relazione.

Questo dimostra come la società stia diventando sempre più consapevole dell’importanza di garantire una vita dignitosa e autonoma alle persone con disabilità e ai loro caregiver.