Ecco l’appello, in materia di correttivi al Codice Appalti, recentemente lanciato  dall’UPI – Unione Province d’Italia , al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.


Consideriamo positiva la scelta del Ministro Salvini di prevedere un coinvolgimento attivo di tutti le istituzioni e gli attori economici e sociali impegnati nell’attuazione del nuovo Codice degli Appalti. Il nuovo quadro normativo nel suo complesso ha retto, per questo occorre rafforzare alcune misure, in particolare rispetto al nuovo processo di qualificazione delle stazioni appaltanti e della digitalizzazione dei contratti pubblici. Si tratta di modifiche puntuali del codice che ne salvaguarderebbero il disegno complessivo”.

Questo è quanto ha detto il Vicepresidente vicario UPI, Stefano Marcon, Presidente della Provincia di Treviso, nel corso dell’incontro avuto oggi con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in occasione della consultazione avviata dal MIT per la revisione del codice dei contratti pubblici.

Il Vicepresidente UPI ha ricordato poi le performance positive delle Stazioni Appaltanti Provinciali: “tutte le Stazioni Appaltanti delle Province italiane, cui hanno aderito in convenzione 2.300 Comuni, si sono qualificate. Negli ultimi tre anni hanno raddoppiato la quantità di appalti espletati, rispetto al 2020: si è passati dai 3,9 miliardi del 2020 ai 9,9 miliardi nel 2023. Circa un terzo delle gare è stato gestito per conto dei Comuni. Nei primi 6 mesi del 2024 – ha spiegato Marco – sono già state espletate gare per 5 miliardi e la spesa per gli investimenti delle Province è aumentata di oltre il 56%”.

Una delle questioni aperte – ha concluso Marcon – riguarda la necessità di migliorare la qualità e la tempestività dei dati della Banca Nazionale dei Contratti Pubblici. Per questo proponiamo al Ministro Salvini l’istituzione di un Tavolo unitario in cui sia possibile trovare soluzioni rapide e condivise”.


Fonte: UPI - Unione Province d'Italia