Quali sono le cause relative al fenomeno dell’erosione costiera?
L’erosione costiera viene riconosciuta come una sfida ambientale di crescente urgenza, aggravata significativamente dai cambiamenti climatici e dall’attività antropica intensa.
Questa minaccia agli ecosistemi costieri, all’economia locale e al patrimonio culturale è sempre più evidente e preoccupante.
Tra le cause principali di questo fenomeno, spiccano l’intensificazione degli eventi meteorologici estremi e un’urbanizzazione senza freni, fattori che, agendo congiuntamente, contribuiscono a indebolire le difese naturali delle nostre coste, riducendo il trasporto solido dei corsi d’acqua.
La battaglia contro l’erosione costiera implica l’adozione di strategie di mitigazione e adattamento, incluse ma non limitate al ripascimento e all’installazione di barriere fisiche, con il duplice obiettivo di:
- proteggere le infrastrutture costiere;
- ricreare e preservare gli habitat naturali.
L’efficacia di tali azioni risiede nell’attuazione di un approccio multidisciplinare che fonda le sue basi sulla sinergia tra conoscenze scientifiche, competenze ingegneristiche e una profonda consapevolezza ecologica.
Solo attraverso questa collaborazione è possibile assicurare la conservazione della bellezza e della vitalità delle nostre coste, per il benessere delle future generazioni.
Erosione costiera: una vera e propria emergenza ambientale
L’erosione costiera rappresenta oggigiorno una vera e propria emergenza, in quanto minaccia direttamente le comunità umane, le infrastrutture e gli ecosistemi naturali lungo le coste.
Questo fenomeno, causato da fattori naturali come onde, correnti e livelli crescenti del mare, nonché da attività umane come la costruzione di edifici sulla costa e l’estrazione di sabbia, comporta la progressiva perdita di terre emerse.
Una prolungata erosione costiera può, con il tempo, portare danni significativi a proprietà e infrastrutture, perdita di habitat per la flora e fauna selvatica, riduzione della protezione naturale dagli eventi climatici estremi, come tempeste e inondazioni, e impatti negativi sul turismo e sull’economia locale.
Con il cambiamento climatico in atto, che accelera l’innalzamento del livello del mare, l’erosione costiera è destinata ad aumentare, rendendo essenziale l’adozione di strategie di adattamento e mitigazione per proteggere le aree costiere vulnerabili e garantire la loro sostenibilità a lungo termine.
Il ruolo del ripascimento nella lotta contro l’erosione costiera
Per contrastare l’avanzata dell’erosione, è fondamentale selezionare con cura i materiali da utilizzare e adottare tecnologie all’avanguardia.
Questi elementi sono fondamentali per assicurare la realizzazione di interventi non solo efficaci ma anche sostenibili.
Allo stesso modo, le strategie di adattamento e mitigazione – tra cui spiccano il ripascimento e l’installazione di barriere fisiche, assumono un ruolo centrale.
Il ripascimento, mediante l’aggiunta di sabbia e altri materiali nelle zone erose:
- svolge un ruolo nel ripristino delle spiagge e nella prevenzione di danni futuri;
- contribuisce alla creazione di habitat indispensabili per la flora e la fauna costiera.
La realizzazione di questi progetti, dimostra la possibilità di conciliare lo sviluppo umano con la tutela degli ecosistemi naturali:
- assicurando una difesa duratura delle zone costiere;
- bilanciando efficacemente le necessità dell’attività umana con l’imperativo della conservazione ambientale.
Come viene eseguito un intervento di ripascimento
La realizzazione di un intervento di ripascimento non è un qualcosa che si può fare senza studi approfonditi: è necessario affidarsi a ditte esperte in interventi di ingegneria marittima e costiera.
L’intervento inizia con un’accurata pianificazione e valutazione delle condizioni esistenti della zona costiera interessata.
Questo include lo studio dei modelli di erosione, delle correnti marine, e dell’impatto ambientale e sociale dell’intervento.
L’obiettivo è comprendere a fondo le cause dell’erosione in quel particolare tratto di costa e identificare la soluzione più efficace e sostenibile.
Successivamente, si procede alla selezione dei materiali da utilizzare per il ripascimento.
È fondamentale che questi materiali, solitamente sabbia, ghiaia o sedimenti dragati, siano compatibili con le caratteristiche fisiche e ecologiche della spiaggia originale.
Questo è fondamentale per:
- garantire il successo dell’intervento dal punto di vista della protezione costiera;
- preservare l’ecosistema locale e prevenire impatti negativi sulla biodiversità.
Una volta selezionati i materiali appropriati, si passa alla fase operativa, che consiste nel posizionamento della sabbia e degli altri materiali sulle aree erose.
Questo può essere realizzato mediante tecniche di dragaggio e deposizione, che trasportano il materiale da una fonte, come un’area offshore o un’altra spiaggia, al sito di ripascimento.
L’operazione richiede attrezzature specializzate e deve essere eseguita in modo da minimizzare l’interruzione degli habitat naturali e delle attività umane.
Durante il processo, è anche importante monitorare attentamente l’evoluzione della spiaggia ripristinata per assicurarsi che il materiale depositato si stia comportando come previsto.
Questo monitoraggio continuo permette di apportare eventuali correzioni e di valutare l’efficacia del ripascimento nel tempo.
L’importanza della scelta dei materiali nel ripascimento costiero
La scelta dei materiali nel ripascimento costiero è un aspetto essenziale, che determina l’efficacia e la sostenibilità dell’intervento.
Materiali come sabbia, ghiaia o sedimenti dragati devono essere attentamente selezionati per assicurarsi che siano compatibili con le caratteristiche fisiche e ecologiche della spiaggia originale, nonché nel rispetto delle normative vigenti in tema ambientale.
Questa compatibilità è fondamentale per garantire il successo del ripascimento, consentendo non solo di preservare l’habitat naturale costiero ma anche di ottimizzare la durata e la resilienza dell’intervento di ripascimento stesso.
Una selezione appropriata dei materiali contribuisce a garantire che le aree rinnovate siano in grado di resistere agli impatti futuri dell’erosione e delle condizioni meteorologiche estreme.
L’obiettivo è ripristinare l’ambiente costiero in modo che mantenga la sua funzionalità ecologica e la sua capacità di fornire servizi ecosistemici, come la protezione dalla erosione, l’habitat per la fauna selvatica e gli spazi per il riposo e il ricreazione umana.
Il processo di selezione dei materiali per il ripascimento include l’analisi della granulometria, della composizione mineralogica e delle proprietà chimiche del materiale da apportare, confrontandole con quelle della spiaggia ricevente.
Questo assicura che il materiale aggiunto si integri naturalmente con l’ambiente esistente, supportando la rigenerazione dell’ecosistema costiero e minimizzando gli impatti negativi sulla dinamica costiera e sulla biodiversità locale.
Inoltre, la sostenibilità dell’intervento di ripascimento è ulteriormente garantita dalla valutazione dell’impronta ecologica associata alla raccolta, al trasporto e alla distribuzione dei materiali sulla spiaggia.
Considerazioni logistiche ed ambientali giocano un ruolo chiave nella determinazione delle migliori pratiche operative per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’intervento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it - Δ