Ha avuto luogo ieri il quarto incontro tra ARAN e sindacati per la trattativa del rinnovo del contratto degli Enti Locali 2022-2024: ecco cosa è emerso da quest’ultimo confronto.
L’ultimo incontro tra ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e i sindacati, si inserisce nell’ambito delle negoziazioni per il rinnovo del contratto degli Enti Locali per il triennio 2022-2024.
Il confronto si è concentrato su diversi aspetti, tra cui le relazioni sindacali, l’ordinamento professionale e le condizioni lavorative del personale.
Trattativa rinnovo contratto Enti Locali 2022-2024: le parole di Antonio Naddeo
Antonio Naddeo, presidente dell’ARAN, ha dichiarato: “Abbiamo presentato una versione aggiornata del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), introducendo rilevanti modifiche. Tra queste, l’attenzione alla questione dell’elevata qualificazione professionale e una nuova disposizione sull’age management, in risposta all’aumento dell’età media del personale, che incide sull’efficienza e l’organizzazione degli enti locali”.
Naddeo ha inoltre sottolineato l’estensione del lavoro agile, seguendo quanto già previsto per il contratto delle funzioni centrali, al fine di garantire maggiore flessibilità operativa.
Il confronto, descritto come “intenso e produttivo“, proseguirà con un’analisi dettagliata delle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali nei prossimi incontri.
Il prossimo incontro si terrà il prossimo 30 settembre.
Le richieste dei sindacati
I rappresentanti sindacali hanno formulato diverse controproposte, a partire dalla richiesta di automatizzare il rimborso delle spese di trasferta per il personale impiegato a tempo parziale in Unioni o servizi convenzionati. Hanno anche proposto un adeguamento del salario accessorio, considerando non solo la riduzione dell’orario di lavoro, ma anche le responsabilità aggiuntive assunte dai lavoratori. Tale meccanismo dovrebbe essere esteso a tutti i dipendenti, non solo a quelli regolati dall’articolo 1, comma 557, della Legge 311/2004.
Sul fronte delle ferie, i sindacati hanno espresso contrarietà alla proposta di ARAN che mirava a una maggiore rigidità nella programmazione e fruizione dei giorni di riposo. Tra le loro richieste, la possibilità di usufruire delle festività soppresse anche nell’anno successivo, e di poter godere delle ferie a ore, estendendo questa opzione a tutto il comparto.
Patrocinio legale e welfare integrativo
Sul patrocinio legale, i sindacati hanno modificato il testo proposto da ARAN, con l’obiettivo di evitare che il rimborso delle spese legali sia compromesso nel caso in cui l’amministrazione non gradisca l’avvocato scelto dal dipendente. Hanno inoltre specificato che l’estinzione del reato per prescrizione non costituisce conflitto d’interesse tra dipendente e amministrazione.
In tema di welfare integrativo, è stata avanzata la proposta di inserire tra le possibili finalità l’aggiunta di contributi del datore di lavoro al fondo di previdenza complementare.
Proposte per i turnisti e il personale anziano
Una delle questioni sollevate dai sindacati riguarda i lavoratori turnisti, in particolare quelli non in servizio durante i festivi infrasettimanali. Questa proposta sarà formalizzata nei prossimi giorni, con l’obiettivo di trovare una soluzione equa per il riconoscimento del riposo.
L’ARAN ha avanzato una proposta per la gestione del personale più anziano, suggerendo una serie di misure per adattare le condizioni di lavoro all’età dei dipendenti. Tuttavia, i sindacati hanno manifestato disaccordo sulla filosofia alla base di tale proposta, sostenendo che il problema debba essere risolto attraverso un potenziamento delle norme sui pensionamenti, piuttosto che sulla gestione del personale più anziano. Tra le loro richieste, il diritto dei lavoratori turnisti ultra-sessantenni di essere esclusi dai turni notturni o dalla reperibilità.
Prospettive future
Le trattative continueranno con ulteriori confronti e approfondimenti sulle tematiche emerse, in particolare sulla conciliazione tra vita lavorativa e familiare e sui criteri di accesso al lavoro agile, per i quali i sindacati chiedono garanzie più solide senza un ampliamento delle fasce di reperibilità. L’ARAN ha accolto alcune delle proposte avanzate nel precedente incontro, ma restano divergenze su questioni centrali, come la creazione di un’area dedicata alle elevate professionalità, che rappresenta una priorità per le parti sindacali.
Il confronto tra ARAN e sindacati si preannuncia ancora lungo e articolato, con l’obiettivo comune di definire un contratto che possa rispondere alle esigenze dei lavoratori e degli enti locali, migliorando al contempo l’efficienza della pubblica amministrazione.
Non sanno più come tirare in lungo, dopo aver iniziato adesso un confronto per il rinnovo di un contratto che è già in scadenza prima ancora che venga firmato. Tutto ciò, come il famoso blocco per più di 10 anni, ha inciso ed incide pesantemente non solo sugli stipendi, ma anche sulle pensioni.