L’Agenzia delle Entrate ha segnalato nuove truffe, ai danni dei cittadini, che coinvolgono l’ente: ecco quali sono.


Attenzione alle nuove truffe che coinvolgono l’Agenzia delle Entrate. L’ente, infatti, è stato al centro di nuove false comunicazioni ai contribuenti, via mail, che richiedono dati sensibili.

Si tratta di una nuova campagna di phishing, che tenta di accaparrarsi i dati dei contribuenti, fingendosi, appunto, l’Agenzia delle Entrate.

Ecco quali sono.

Nuove truffe Agenzia delle Entrate: la truffa della dichiarazione precompilata

Molti utenti sono stati vittime di una nuova campagna di phishing legata alla dichiarazione precompilata 2024, facendo leva sulla scadenza relativa al mese di settembre.
Nelle mail arrivate, si parla di modifiche che cambiano la normativa fiscale e s’invitano gli utenti a leggere una guida, per adeguarsi alle novità.

Si tratta, però, solo del primo campanello di allarme, perché è impossibile che l’Agenzia delle Entrate modifichi la normativa relativa alla dichiarazione precompilata, che si può inviare ormai da mesi.

Se si clicca sul link contenente “la guida”, c’è un invito agli utenti d’inserire le proprie informazioni personali, che saranno poi memorizzate dai truffatori per realizzare la truffa vera e propria.

L’Agenzia delle Entrate ovviamente si è dichiarata estranea da questa tipologia di mail e invita gli utenti a prestare molta attenzione.
Il primo consiglio è sicuramente quello di non cliccare sui link di messaggi del genere e di non inserire mai i propri dati personali, perché l’ente non li richiederebbe mai in questo modo.

Nuove truffe Agenzia delle Entrate: la truffa dei pagamenti

Un’altra truffa, segnalata dall’Agenzia delle Entrate, prevede false richieste di pagamento di imposte per il recupero fondi.

La truffa si svolge in due step: nel primo, si chiede all’utente di versare fondi per un fantomatico investimento.
Nel secondo step, invece, si chiede il versamento delle imposte dovute per recuperare una parte dei soldi investiti.

Proprio nel secondo step, entra in gioco l’Agenzia delle Entrate, poiché il versamento delle imposte viene richiesto tramite un falso documento da parte dell’ente.