In arrivo il testo definitivo del decreto ministeriale di riforma delle Università telematiche italiane: ecco cosa cambia.


Stop agli esami da casa, più lezioni in presenza, ridefinizione degli standard qualitativi della didattica e modifica della struttura del corpo docente. Vediamo nel dettaglio le importanti e significative proposte di riforma, frutto del lavoro congiunto dell’ANVUR e del CUN, sostenute dallo stesso Ministero dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Riforma delle Università telematiche: le novità contenute nel decreto

Le proposte di riforma, definite di comune accordo dall’ ANVUR – Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca e dal CUN – Consiglio nazionale Universitario, apportano significative e importanti modifiche al regolamento universitario delle Università telematiche italiane. Le principali novità interessano lo svolgimento delle lezioni e degli esami di profitto, la struttura del corpo docente e gli standard qualitativi della didattica online. Nello specifico le innovazioni riguardano:

  • svolgimento di tutti gli esami di profitto in presenza e non più in modalità telematica
  • le lezioni non potranno essere tutte pre-registrate, almeno il 40% dovranno svolgersi in modalità diretta, online o in presenza, in modo da garantire la partecipazione attiva degli studenti che potranno interagire con il docente
  • possibilità di svolgere alcuni corsi in presenza in aula, che saranno dunque ufficialmente riconosciuti come corsi svolti in “modalità tradizionale”
  • modifica della struttura del corpo docente. L’attuale normativa definita dal D.M. 1154/2021 stabilisce che per lo svolgimento delle lezioni online dei corsi umanistico-sociali sono necessari almeno 7 professori. Nella pratica però sono attualmente 3, che arrivano a coprire fino a 250 studenti. La riforma dovrebbe regolamentare il numero dei docenti ordinari e associati secondo quanto stabilito dal D.M 1154/2021, arrivando ad avere 14 docenti ogni 500 studenti. Si parla però anche della possibilità di aumentare il numero degli iscritti ai singoli corsi, fino a 1,5 volte il numero attuale. Un incremento che, di fatto, aumenterebbe però il numero degli studenti gestiti da ogni singolo docente
  • obbligo di formazione continua dei docenti delle Università telematica e dei contenuti dei corsi formativi di studio online.

Elenco delle Università telematiche italiane

In Italia le Università telematiche che erogano corsi in modalità e-learning per tutti e tre i cicli della formazione superiore sono state istituite partire dagli anni 2000 e sono attualmente 11. Di seguito riportiamo l’elenco completo e ufficiale redatto dal Ministero dell’università e della ricerca.

  • Università telematica degli studi “IUL”
  • Università telematica “e-Campus”
  • Università telematica “Giustino Fortunato”
  • Università telematica “Guglielmo Marconi”
  • Università telematica internazionale “Uninettuno”
  • Università telematica “Leonardo da Vinci”
  • Università telematica “Niccolò Cusano”
  • Università telematica “Pegaso”
  • Università telematica “San Raffaele”
  • Università telematica “UNITELMA Sapienza”
  • Università telematica “Universitas Mercatorum”

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Fonte: articolo di Martina Pietrograzia