I Bonus per il risparmio energetico rappresentano un’importante opportunità per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre i consumi.

Ne avrai già sentito parlare molto spesso negli ultimi anni e per questa ragione nel nostro articolo di oggi abbiamo deciso di fornirti un ampio approfondimento sulla questione, grazie anche al prezioso contributo degli esperti di Warmset, azienda italiana specializzata nella produzione di sistemi di riscaldamento elettrico ad alta efficienza che possiamo considerare al momento come una delle migliori soluzioni in questo ambito.

Che cosa sono i bonus governativi per il risparmio energetico

Questa agevolazione fiscale è rivolta a un’ampia platea di beneficiari, tra cui proprietari di immobili, condomini, inquilini e imprese. L’obiettivo primario è incentivare interventi che possano incrementare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti.

Gli interventi ammessi spaziano dall’isolamento termico dell’involucro edilizio alla sostituzione degli infissi, dall’installazione di nuove caldaie ad alta efficienza all’integrazione di sistemi di pannelli solari termici. La possibilità di usufruire delle detrazioni si estende anche all’installazione di pompe di calore, sistemi di building automation e micro-cogeneratori.

L’agevolazione si applica sia a interventi su singole unità immobiliari che su parti comuni degli edifici condominiali. Per gli interventi condominiali sono previste aliquote di detrazione maggiorate, che possono arrivare fino al 75% per lavori che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente.

Quali sono i vantaggi dei Bonus Risparmio Energetico?

I benefici derivanti dall’utilizzo di questa agevolazione sono molteplici e si articolano su diversi fronti. Dal punto di vista economico, le detrazioni fiscali consentono di recuperare una parte significativa delle spese sostenute, riducendo l’impatto finanziario degli interventi.

A questo si aggiunge un consistente risparmio sulle bollette energetiche, grazie alla maggiore efficienza degli impianti e al miglioramento dell’isolamento termico.

La riduzione dei consumi energetici si traduce in un minor impatto ambientale, con una sensibile diminuzione delle emissioni di CO2 e altri gas climalteranti.

Questo aspetto contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità energetica fissati a livello nazionale ed europeo.

Un ulteriore vantaggio, spesso sottovalutato, è l’incremento del valore dell’immobile sul mercato immobiliare. Un edificio energeticamente efficiente risulta più appetibile per potenziali acquirenti o locatari, garantendo un migliore posizionamento sul mercato e potenzialmente un prezzo di vendita più elevato.

Quali sono le detrazioni fiscali previste?

Le aliquote di detrazione variano in base alla tipologia di intervento realizzato. Per la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A, è prevista una detrazione del 50%.

Per interventi più complessi, come l’isolamento termico delle pareti o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi a pompa di calore, l’aliquota sale al 65%. Queste percentuali si applicano su un tetto massimo di spesa che varia in base al tipo di intervento.

Per i condomini sono previste detrazioni maggiorate: 70% per interventi che interessano almeno il 25% dell’involucro edilizio e 75% se si raggiunge un miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva.

Il Superbonus 110%, introdotto nel 2020, offre la possibilità di detrarre il 110% delle spese sostenute per specifici interventi di efficientamento energetico, come l’isolamento termico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

È importante sottolineare la differenza tra detrazione diretta e sconto in fattura. La detrazione diretta consente di recuperare la spesa in 10 quote annuali di pari importo, mentre lo sconto in fattura permette di ottenere un immediato sconto sul costo dell’intervento, cedendo il credito d’imposta all’impresa che esegue i lavori.

Come richiedere il Bonus Risparmio Energetico?

La procedura per accedere al bonus si articola in diverse fasi. Il primo passo consiste nella valutazione preliminare dell’intervento da parte di un tecnico abilitato, che verifichi la fattibilità e i requisiti tecnici necessari. Successivamente, è fondamentale raccogliere tutta la documentazione richiesta, inclusi i preventivi delle imprese esecutrici e le eventuali autorizzazioni necessarie.

Una volta realizzati i lavori, occorre ottenere l’asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese sostenute. È necessario inoltre acquisire l’attestato di prestazione energetica (APE) dell’edificio, sia prima che dopo l’intervento, per dimostrare il miglioramento energetico ottenuto.

Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, va inviata all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento, corredata dalla documentazione richiesta. Per fruire della detrazione, le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale “parlante”, che indichi la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA del destinatario del pagamento.

Ecobonus e Superbonus: quali sono le differenze?

Ecobonus e Superbonus sono due strumenti che, pur avendo l’obiettivo comune di incentivare l’efficienza energetica, presentano differenze sostanziali. L’Ecobonus si applica a una vasta gamma di interventi, con aliquote di detrazione che variano dal 50% al 75%, a seconda della tipologia di lavoro. Il Superbonus, invece, offre una detrazione del 110%, ma solo per interventi specifici e particolarmente incisivi dal punto di vista del risparmio energetico.

Gli interventi ammessi al Superbonus includono l’isolamento termico delle superfici opache per almeno il 25% della superficie disperdente lorda, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati ad alta efficienza, e l’installazione di impianti fotovoltaici. Per accedere al Superbonus, è necessario realizzare almeno uno di questi interventi “trainanti” e garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.

L’Ecobonus ha requisiti di accesso meno stringenti e può essere utilizzato anche per interventi singoli, come la sostituzione degli infissi o l’installazione di schermature solari. Il Superbonus, d’altra parte, offre la possibilità di cedere il credito o di ottenere lo sconto in fattura per l’intero importo dei lavori, rendendo l’intervento potenzialmente a costo zero per il beneficiario.

Bonus Risparmio Energetico 2024: cosa cambia?

Il 2024 porta con sé alcune novità rilevanti per i vari Bonus relativi al risparmio energetico.

La legge di bilancio ha confermato la proroga delle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica, ma con alcune modifiche alle aliquote e ai massimali di spesa. Per gli interventi di riqualificazione energetica su singole unità immobiliari, l’aliquota di detrazione è stata ridotta al 65% per la maggior parte degli interventi, con un tetto di spesa variabile in base alla tipologia di lavoro.

Per i condomini, sono state confermate le aliquote maggiorate del 70% e 75% per interventi che interessano l’involucro dell’edificio, con un limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari. È stata introdotta una nuova detrazione del 80% per interventi di demolizione e ricostruzione che portino l’edificio in classe energetica A.

Una novità significativa riguarda l’introduzione di criteri più stringenti per la cessione del credito e lo sconto in fattura, con l’obiettivo di contrastare possibili abusi. È stata inoltre rafforzata la necessità di asseverazioni tecniche più dettagliate, per garantire la congruità dei costi e l’effettiva efficacia degli interventi realizzati.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it - Δ