La capitale del Niger, Niamey, è attualmente isolata a causa delle strade sommerse dal maltempo e dalle recenti piogge torrenziali che hanno colpito il paese.


La situazione è particolarmente critica nella regione di Maradi, dove le inondazioni hanno causato la morte di quindici persone, come confermato il governatore Issoufou Mamane. L’annuncio è stato dato il 1° settembre attraverso la tv pubblica Télé Sahel.

Le piogge, che hanno iniziato a colpire il Niger a partire da giugno, hanno raggiunto il loro picco: le inondazioni hanno interessato oltre 350.000 persone, con danni estesi alle infrastrutture e alle abitazioni. Venerdì scorso, la situazione si è aggravata con nuovi decessi nell’omonimo centro della regione, la città di Maradi nota per il suo ruolo economico nel paese. Le immagini televisive hanno mostrato scene drammatiche di strade trasformate in fiumi impetuosi, che hanno provocato frane, crolli di edifici e il trasporto di veicoli e alberi.

Il maltempo ha anche avuto un impatto severo sui servizi essenziali, con interruzioni nelle forniture di acqua potabile ed elettricità in diverse aree. Inoltre, la principale arteria stradale che collega Maradi alla città di Zinder è stata gravemente danneggiata, ostacolando ulteriormente il traffico e le comunicazioni.

La stagione delle piogge in Niger, che si estende generalmente da giugno a settembre, è nota per il suo pesante bilancio umano e materiale. Questo anno, le precipitazioni eccezionalmente intense hanno esacerbato le difficoltà, lasciando il paese in una situazione di emergenza.

Le autorità locali e le organizzazioni umanitarie stanno lavorando per far fronte alla crisi, ma la portata dei danni richiederà un impegno considerevole per garantire assistenza e ripristino delle normali condizioni di vita nelle aree colpite.

Maltempo devasta il Niger: allagamenti e vittime [VIDEO]

Nel video trasmesso da France24 le immagini della devastazione causata dalle alluvioni.