Secondo i recenti dati dell’Inps, più di 157mila contribuenti incassano, da 40 anni, le baby pensioni: ecco nel dettaglio.
L’Inps ha pubblicato recentemente alcuni dati sulle baby pensioni.
Per “baby pensioni”, s’intendono quelle pensioni erogate dallo Stato, in favore di lavoratori che hanno versato contributi per pochi anni. Furono introdotte in Italia dal governo Rumor nel 1973, con erogazioni a partire dal 1981.
Con questa legge, si poteva andare in pensione anche ad un’età inferiore ai 40/50 anni, con pochissimi anni di contributi, compresi tra i 14 (per le donne sposate con figli) ai 25 anni.
Ecco cosa dicono i recenti dati dell’Inps.
Fenomeno baby pensioni: vengono ancora riscosse da 157mila contribuenti
Dei 157mila contribuenti che ricevono una pensione di vecchiaia (o anticipata), 95’045 provengono dal settore privato e 62’034 dal settore pubblico.
Questi contribuenti ricevono le cosiddette baby pensioni da almeno 40 anni, ovvero dal 1984 o dagli anni precedenti.
Secondo l’Osservatorio sul settore privato, le pensioni dei lavoratori privati, con decorrenza del 1980, sono 18’717.
L’età media al momento della liquidazione delle pensioni attualmente ancora in essere, con decorrenza prima del 1980, è di 52,3 anni, mentre l’assegno mensile è pari a 1020 euro.
Nel settore pubblico, invece, le pensioni in vigore prima del 1980 sono 13’311, con un assegno medio di 1607 euro.
Se si guarda più nel totale, contando l’intera platea delle pensioni Ivs (vecchiaia, invalidità previdenziale e superstiti), in vigore dal 1984 o dagli anni precedenti, si contano, in tutto, oltre 549mila assegni.
Tra questi, 437mila sono nel settore privato e quasi 112mila nel settore pubblico.
Quali sono i costi?
Il costo per le sole pensioni di vecchiaia, erogate tra pubblico e privato prima del 1980, è di circa 2,4 miliardi di euro per quest’anno.
La situazione attuale delle pensioni
Secondo i dati del Monitoraggio sui flussi di pensionamento, riferito al primo semestre del 2024, circa la metà delle persone che va in pensione anticipata, lo fa prima di aver compiuto 62 anni, mentre il 28% ci va prima dei 60 anni.
Secondo i calcoli, quindi, gli assegni di pensione anticipata, con decorrenza prima dei 60 anni, sono stati 27’962 su 99’707 pensioni anticipate complessive decorrenti nel periodo.
Il numero più alto di pensioni anticipate lo troviamo nel privato, con 17’074 pensioni anticipate prima dei 60 anni (circa il 33% del totale)