Fino al 31 ottobre 2024, sarà possibile richiedere il fondo indigenti per il Superbonus: ecco cosa c’è da sapere.


Il Superbonus è ormai fermo da tempo, dopo la stretta del blocca crediti avvenuta a fine marzo. Nonostante ciò, rimangono alcuni provvedimenti attuativi, generati dagli interventi che si sono succeduti tra le fine del 2023 e l’inizio del 2024.

Tra questi troviamo il Fondo indigenti, pensato per i contribuenti coi redditi più bassi e previsto dal decreto salva spese.

La misura è stata pensata per far fronte alla riduzione del superbonus dal 110% al 70% e mira a mitigare l’impatto di questa variazione sulle tasche dei cittadini.

Ad attuare il Dl 212/2023, è stato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, firmando il decreto e fissando le regole per le richieste.
Ecco come funzionerà.

Fondo indigenti Superbonus: l’ultima data per richiederlo sarà il 31 ottobre 2024

Il fondo indigenti 2024, come anticipato, potrà essere richiesto entro il prossimo 31 ottobre.
Saranno ammesse tutte le spese per i bonifici sostenuti nei primi dieci mesi dell’anno (quindi, da gennaio ad ottobre).

L’accesso al contributo sarà consentito ai contribuenti per i quali gli interventi avevano raggiunto uno stato di avanzamento di lavori del 60%, entro il 31 dicembre 2023.
Inoltre, per poter accedere al contributo, i soggetti richiedenti devono avere un reddito di riferimento inferiore a 15mila euro.

Per il Fondo, sono stati messi a disposizione 16,4 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’importo, questo sarà determinato in base alle spese agevolabili sostenute dal richiedente o a quelle che gli sono state imputate, in caso di interventi condominiali, entro un limite massimo di 96mila euro.

Come richiedere il contributo

Ogni soggetto potrà presentare una sola richiesta di contributo in relazione alle spese sostenute per una sola unità immobiliare.
Le domande potranno essere inviate solo in via telematica, ma potranno essere presentate anche mediante intermediario abilitato delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate.

Sarà, poi, l’Agenzia a determinare l’entità del contributo da erogare, a seconda del rapporto tra risorse disponibili e contributi richiesti.

In presenza di istanze con la stessa data di effettuazione del primo bonifico e di insufficienza delle risorse per l’erogazione dei contributi richiesti, l’importo del fondo sarà erogato sulla base dell’ordine cronologico, fino ad esaurimento delle risorse.