Secondo i dati della Ragioneria di Stato, gli statali italiani sono quelli che costano meno in tutta Europa: ecco nel dettaglio.


La categoria dei dipendenti pubblici è spesso al centro delle polemiche, nel dibattito nazionale, soprattutto sui “costi” che li riguardano.
Ma arriva la Ragioneria di Stato a “placare” gli animi.

I dipendenti pubblici italiani, infatti, sono i meno costosi per lo Stato, a livello europeo.

Vediamo nel dettaglio.

Statali italiani: sono quelli che costano meno in Europa

Secondo i documenti che compongono il Conto annuale 2023, la Ragioneria di Stato ha certificato il costo minore dei dipendenti statali, secondo la media europea.
La spesa per i redditi del personale delle Amministrazioni pubbliche, in Italia, infatti, è più contenuta rispetto ai principali Paesi dell’unione Europea.

Il dato è ancora più evidente, soprattutto se teniamo in considerazione i principali aggregati nella comparazione, ovvero in rapporto al PIL, alla popolazione residente e alla spesa corrente.

Sempre secondi i dati, emerge che l’Italia, mettendo in atto interventi prolungati sulla dinamica salariale (come il blocco della contrattazione fino al 31 dicembre 2015 e del turnover) ha registrato, fino al 2015, una progressiva riduzione della spesa per gli statali.

La crescita si è registrata nel biennio 2016/2017, seppur lieve, se paragonata a quella degli altri Paesi europei.
Un’ulteriore crescita si è registrata nel triennio 2019/2021, a causa della ripresa della contrattazione collettiva e dell’aumento delle assunzioni di personale.

In cosa consiste la spesa?

La spesa per redditi da lavoro dipendente rappresenta la remunerazione complessiva che viene erogata ai dipendenti pubblici.
Il risultato si ottiene sommando alle retribuzioni lorde (che comprendono i contributi a carico del lavorare) i contributi sociali (effettivi, figurativi e contribuzione soggettiva).

L’Italia ha un rapporto della spesa per redditi sul PIL inferiore al valore UE27. Ciò conferma l’effetto prolungato nel tempo delle misure di contenimento della spesa per redditi, iniziate dall’Italia, con un valore intorno al 10%, dal 2015 al 2019.

La spesa (sempre in riferimento al PIL) è aumentata nel 2022, toccando l’11%.
Facendo riferimento agli altri Paesi europei, l’Italia è sotto a Francia, Regno Unito e Germania.

Secondo i dati, infatti, un lavoratore statale italiano costerebbe intorno ai 3126 euro, contro i 3349 euro di un dipendente pubblico spagnolo, i 3889 euro di un tedesco, i 4406 euro di un inglese e i 5805 euro di un francese.

A variare è anche il numero degli occupati nella Pubblica amministrazione: l’Italia, infatti registra un numero inferiore rispetto agli altri Paesi.

Ecco nel dettaglio, il numero dei dipendenti pubblici, in riferimento al 2021:

  • 3346 unità in Italia;
  • 3449 unità in Spagna;
  • 5674 unità in Francia;
  • 5476 unità nel Regno Unito;
  • 5906 unità in Germania.