Il Dottor Andrea Bufarale risponde a un interrogativo con focus su un’indagine di mercato per la gestione delle classi primavera, approfondendo normativa, ruoli e sicurezza.


Si esprime un dubbio: la normativa parla di un educatore ogni dieci bambini, quindi nel C.s.a. si prevede un educatore, più un addetto alle pulizie. Per motivi di sicurezza dei bimbi, si può prevedere un assistente A1 in supporto all’educatore almeno per tre ore al giorno? L’Ambito Sociale afferma che non è necessario, anzi è inutile, e che comunque la figura dell’assistente, in caso di imprevisti (ad esempio un bambino che cade mentre l’educatore è con un altro alunno), la responsabilità resta comunque in capo all’educatore che non avrebbe dovuto in ogni caso lasciare l’aula.

a cura di Andrea Bufarale

Indagine di mercato per gestione delle classi primavera: ruoli e sicurezza

Nel rispondere al quesito proposto ricordiamo che le sezioni primavera, istituite con l’art. 1, comma 630, L. 27 dicembre 2006, n. 296, accolgono i bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento.

Le sezioni primavera devono prevedere:

  • locali e spazi sicuri, funzionali e idonei alle esigenze dei bambini (accoglienza, riposo, gioco, alimentazione, cura della persona);
  • arredi e materiali adatti alle esperienze di relazione e di apprendimento;
  • continuità educativa e raccordo con i percorsi precedenti e successivi;
  • orario flessibile compreso tra le cinque e le otto ore giornaliere;
  • rapporto numerico educatori-bambini non superiore a 1:10;
  • gruppi omogenei d’età compresi tra dieci e venti bambini.

Con il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 65, le sezioni primavera sono entrate nel Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni.

Accanto alla figura dell’educatore, è d’uso negli ultimi anni prevedere nelle sezioni primavera la figura del cosiddetto “assistente igiene personale prima infanzia” al quale sono assegnati, di norma, i seguenti compiti:

  • provvedere ad incoraggiare i piccoli a favorire la cura di sé nelle attività giornaliere (pulizia personale, vestizione, aiuto nell’assunzione dei pasti);
  • collaborare nelle attività che favoriscono la socializzazione e l’integrazione dell’alunno;
  • mettere in atto le sue capacità di lavorare in équipe;
  • provvedere alla cura e alla pulizia dei locali specifici e di pertinenza della “sezione primavera”.

Tanto ciò premesso, la figura dell’assistente, non prevista e disciplinata dalla vigente normativa, non può in nessun caso, pertanto, sostituire quella dell’educatore che rimane responsabile della gestione della classe primavera.


Fonte: articolo di Andrea Bufarale [tratto da risponde.leggiditalia.it]