Il Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato di recente il decreto che stabilisce il riparto del fondo destinato ai Comuni che hanno sottoscritto accordi volti a favorire il riequilibrio finanziario e strutturale.
Il nuovo fondo, dotato di 50 milioni di euro all’anno per il periodo 2024-2033, è stato istituito in base all’articolo 1, comma 470, della legge n. 213 del 30 dicembre 2023. Questo fondo mira a sostenere i Comuni che hanno firmato accordi specifici per migliorare la situazione di bilancio e la propria struttura finanziaria.
Quali sono i Comuni interessati?
Attualmente, i Comuni che beneficiano di questo contributo includono:
- Per il comma 2 dell’articolo 43 del decreto-legge n. 50 del 17 maggio 2022, convertito nella legge n. 91 del 15 luglio 2022: Alessandria, Avellino, Brindisi, Lecce, Potenza, Salerno, Vibo Valentia. (Comuni capoluogo di provincia che hanno registrato un disavanzo di amministrazione pro-capite superiore a 500 euro).
- Per il comma 8 dell’articolo 43: Genova e Venezia. (Comuni capoluoghi di provincia diversi da quelli di cui al comma 2, con un debito pro capite superiore ad euro 1.000).
Questi Comuni hanno adottato infatti misure specifiche per affrontare i loro disavanzi finanziari e migliorare la gestione delle loro finanze pubbliche.
Che cosa si intende per “disavanzo di amministrazione pro-capite” ?
Il termine “disavanzo di amministrazione pro-capite” si riferisce al disavanzo o al deficit di bilancio espresso in rapporto alla popolazione residente di un determinato ente o amministrazione pubblica. Questa metrica è utilizzata per valutare l’entità del disavanzo finanziario in relazione alla dimensione della comunità che l’amministrazione serve.
In sostanza, indica quanti fondi in più rispetto alle entrate sono stati spesi per ciascun abitante nell’anno di riferimento. Un disavanzo pro-capite elevato può essere sintomatico di una gestione finanziaria non ottimale o di una serie di spese non sostenibili rispetto alle entrate disponibili.
Quando si parla di ripiano del disavanzo di amministrazione pro-capite, ci si riferisce al processo di riduzione o eliminazione di questo disavanzo attraverso misure di risanamento finanziario e di miglioramento della gestione delle finanze pubbliche.
Il riparto del fondo per il riequilibrio finanziario e strutturale
Il contributo finanziario viene assegnato ai Comuni beneficiari in base alle loro necessità finanziarie specifiche, stabilite in relazione al ripiano del disavanzo annuale e alle rate di ammortamento del debito finanziario al 31 dicembre 2023. Questo calcolo tiene conto della riduzione del debito netto derivante dalle anticipazioni di liquidità e dalle riserve di cassa anticipate. Ogni Comune tra quelli interessati dal riparto ha presentato una documentazione dettagliata entro il 31 gennaio 2024, firmata dal rappresentante legale dell’ente, per garantire l’accuratezza dei dati contabili necessari.
Il fondo è distribuito in modo equo e proporzionale, basato sulla somma annuale per il ripiano del disavanzo e l’ammortamento del debito finanziario.
È stato attentamente verificato che l’ammontare del contributo annuale non superi le cifre specificate per ogni anno, garantendo così una distribuzione giusta tra i beneficiari.
Inoltre, secondo le disposizioni normative vigenti, il contributo annuale si aggiunge alle misure già concordate negli accordi sottoscritti, principalmente per ridurre il disavanzo. Una volta completato questo processo di ripiano anticipato del disavanzo, il contributo è destinato all’ammortamento del debito finanziario netto, al netto delle anticipazioni di liquidità e di cassa.
Il processo di acquisizione dei dati contabili definitivi ha avuto luogo al termine dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2023. Eventuali correzioni al riparto dei fondi saranno effettuate nel caso in cui i dati definitivi differiscano in modo significativo rispetto a quelli inizialmente attestati dai Comuni beneficiari.