Un lungo trend che, a partire dal biennio 2020/2021 ha visto il prezzo del caffè verde nei paesi produttori fare una vertiginosa corsa al rialzo e che secondo Giuseppe Lavazza, presidente di Lavazza Group, intervenuto in un dibattito a Wimbledon, come sponsor di uno dei tornei di tennis più prestigiosi al mondo, continuerà la sua corsa almeno fino al 2025.

Dichiarazioni che hanno solo riacceso un dibattito ormai all’ordine del giorno nel settore, sia tra gli appassionati, cultori che tra i consumatori comuni, che hanno visto la tazzina di espresso al bar passare in pochi mesi da 80/90cent a 1,30 fino a 1,50€.

Continua a salire il costo del caffè: per quale motivo?

Ma cosa sta succedendo? Alla base delle prime impennate dei costi eventi climatici avversi che hanno interessato i principali paesi produttori, soprattutto il Brasile attualmente primo produttore mondiale per quantità dui caffè verde, tra piogge torrenziali, allagamenti, gelate, ha visto danneggiata una importante fetta del suo raccolto.  Ico, l’Organizzazione Internazionale del Caffè, per il 2021-22 ha segnato una riduzione di circa ¼ dell’export del Sud America a fronte di riduzioni nell’offerta dei principali produttori, quali Brasile e Colombia. Difficile in molti luoghi del mondo che produce caffè anche il percorso della materia prima, con difficoltà ad esempio nell’esportazioni dal Vietnam rallentate da condizioni fisiche e burocratiche.

Materia quotata alla borsa di Londra il caffè registra oscillazioni e trend del mercato, così negli ultimi giorni  le quotazioni dei titoli azionari del caffè Arabica sono saliti a oltre $2,4 per libbra mercoledì 10 luglio, avvicinandosi al massimo di due anni di circa $2,5 raggiunto ad aprile. Il prezzo dei chicchi di caffè Robusta, che compone una grossa parte del caffè espresso Italiano che troviamo nei bar, è anch’esso aumentato del 63% quest’anno. Anche in questo caso sono fenomeni metereologici fuori controllo a ricordarci che il caffè è innanzitutto un prodotto agricolo, prima che un bene scambiato in borsa. Unendo ai prezzi più elevati, l’aumento dei costi di spedizione dovuto alle interruzioni del Canale di Suez per il quale una importante quota del caffè africano raggiungeva l’Europa, il rafforzamento del dollaro, hanno fatto sì che i costi della torrefazione italiana aumentassero di oltre 800 milioni di euro (865 milioni di dollari) negli ultimi due anni, ha aggiunto al suo intervento Lavazza.

Ultima parte del puzzle che fa ragionare su futuri trend in crescita del costo del caffè verde, il Regolamento sulla deforestazione dell’Unione Europea (EUDR) che entrerà in vigore entro la fine dell’anno, e che obbligherà gli operatori a dimostrare che le loro catene di fornitura non siano collegate a terreni deforestati dopo il 2020. Norma che preoccupa e che ha spinto alcuni player del mercato a rifornirsi con più largo anticipo per evitare problematiche con la norma.

Ma non ci sono solo venti negativi all’orizzonte, la domanda della bevanda  infatti sembra continuare a crescere a livello mondiale, grazie anche ai mercati emergenti e nonostante l’aumento dei prezzi. Questo mese l’Organizzazione Internazionale del Caffè ha stimato un rialzo del 2,2% nel consumo globale di caffè nella stagione 2023/24.


Fonte: articolo di Rossella Angius