Il Rapporto Nazionale INVALSI 2024 offre uno sguardo dettagliato sugli esiti delle prove di apprendimento condotte su circa 2,5 milioni di studenti nelle scuole italiane.
Queste rilevazioni, che hanno coinvolto oltre 12.000 istituti scolastici, sia statali che paritari, hanno fornito un quadro esaustivo sullo stato attuale del sistema educativo italiano.
Cosa sono le prove INVALSI?
Le prove INVALSI sono strumenti di valutazione nazionale utilizzati per misurare le competenze degli studenti italiani nelle principali aree disciplinari, come italiano, matematica e scienze. Sono somministrate agli studenti delle scuole primarie (classi quarta e quinta) e secondarie di primo e secondo grado (classi seconda e terza della scuola media e classi quinta della scuola superiore).
L’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione) è l’ente responsabile della progettazione, organizzazione e valutazione delle prove. Le prove INVALSI sono strutturate per essere standardizzate e oggettive, allo scopo di fornire una misurazione uniforme delle competenze degli studenti su tutto il territorio nazionale.
Gli obiettivi principali delle prove INVALSI includono:
- Valutazione del Sistema Educativo: Fornire informazioni sul livello di preparazione degli studenti italiani in ambito nazionale.
- Supporto alle Politiche Educative: Offrire dati e informazioni utili per migliorare le politiche educative e il sistema scolastico.
- Orientamento e Autovalutazione: Aiutare le scuole, gli insegnanti e gli studenti stessi a comprendere le loro forze e le aree in cui potrebbero migliorare.
Le prove INVALSI sono progettate in modo da essere coerenti con i programmi di studio nazionali e mirano a coprire una vasta gamma di competenze e abilità cognitive necessarie per il successo scolastico. I risultati delle prove vengono utilizzati per identificare eventuali disuguaglianze tra le scuole e per fornire feedback che possano migliorare l’equità e l’efficacia dell’istruzione in Italia.
Qual è l’andamento delle prove per l’anno scolastico appena concluso?
Nell’anno 2024, le prove INVALSI hanno mostrato che il 62,3% degli studenti ha raggiunto un risultato adeguato in Italiano e il 54,7% in Matematica per la seconda classe della scuola superiore, mentre questi valori sono stati rispettivamente del 56% e del 52% nell’ultimo anno di scuola superiore. Questi dati rappresentano un confronto significativo con i risultati pre-pandemici, evidenziando un generale stallo nel recupero degli apprendimenti dopo gli impatti della crisi sanitaria da Covid-19.
Per quanto riguarda l’Inglese, le prove di Reading e Listening hanno mostrato un costante miglioramento, suggerendo che questa materia non abbia risentito degli stessi problemi post-pandemici di Italiano e Matematica.
Tuttavia, persistono notevoli disparità territoriali. L’analisi regionale per l’Italiano ha classificato le regioni in tre gruppi distinti di risultato:
- Nel Gruppo 1, che include regioni come Valle d’Aosta, Piemonte, e Lombardia, gli studenti hanno mediamente raggiunto livelli adeguati.
- Nel Gruppo 2, troviamo solo la Sardegna, dove i risultati si collocano sulla soglia tra l’adeguatezza e una performance inferiore.
- Nel Gruppo 3, invece, le regioni come Campania, Calabria e Sicilia hanno mostrato risultati nettamente al di sotto degli standard nazionali.
Rispetto all’anno precedente, alcune regioni hanno visto miglioramenti significativi, come la provincia autonoma di Bolzano, il Lazio, l’Abruzzo e il Molise che sono passati dal Gruppo 2 al Gruppo 1. Altri miglioramenti sono stati osservati in Puglia e Basilicata, mentre anche la Sardegna ha mostrato progressi spostandosi dal Gruppo 3 al Gruppo 2.
In sintesi, se da un lato si registra un miglioramento costante negli esami di Inglese, dall’altro persiste una sfida significativa nel ripristinare i livelli pre-pandemici di competenza in Italiano e Matematica, evidenziando la necessità di strategie educative mirate e un supporto continuo per ridurre le disparità regionali e migliorare globalmente la qualità dell’istruzione in Italia.
