Il Ministero dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato l’intitolazione ufficiale dell’Aeroporto Internazionale Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, suscitando reazioni contrastanti all’interno della classe politica e della società civile.


L’attuale dibattito sull’intitolazione dell’Aeroporto Internazionale Milano Malpensa a Silvio Berlusconi è stato innescato dall’ordinanza emessa dall’ENAC, l’ente nazionale per l’aviazione civile, che ha ufficializzato questa decisione.

Secondo quanto comunicato dal Ministero dei Trasporti, la scelta di dedicare il principale scalo intercontinentale della Lombardia all’ex primo ministro è stata giustificata dalle sue competenze politiche e dall’incidenza significativa che ha avuto sulla storia recente dell’Italia. La decisione di intitolare l’aeroporto rappresenterebbe dunque un omaggio alla sua leadership e al suo contributo allo sviluppo del settore aeronautico nazionale.

Tuttavia, questa mossa ha sollevato una serie di reazioni contrastanti, con alcune parti della società civile e alcuni esponenti politici che hanno espresso preoccupazioni riguardo alla trasparenza del processo decisionale e alla rappresentatività dell’intitolazione di un luogo pubblico a una figura potenzialmente controversa come Berlusconi.

Le polemiche sull’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi

In primo luogo il Partito Democratico ha sollevato critiche significative in merito all’intitolazione dell’Aeroporto Internazionale Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, presentando un’interrogazione parlamentare volta a chiarire le procedure seguite e le motivazioni dietro questa decisione. La principale questione sollevata riguarda il rispetto della normativa vigente, in particolare la legge n. 1188 del 1927, che stabilisce un periodo di attesa di dieci anni dalla morte di una persona prima di intitolare un luogo pubblico. La rapidità con cui è stata intitolata l’aeroporto a Berlusconi, morto nel 2023, ha sollevato dubbi sulla conformità a questa regola.

Il Movimento 5 Stelle ha espresso una condanna netta nei confronti della decisione, definendola un segno di “repubblica delle banane“. Le critiche al governo riguardano la celebrazione di comportamenti discutibili, evidenziando la polarizzazione politica e le divisioni sociali che questa intitolazione ha suscitato.

La proposta di intitolare l’aeroporto a Berlusconi ha provocato anche altre proposte alternative, come quella avanzata dalla CGIL che suggeriva di dedicarlo alla celebre ballerina Carla Fracci. Questa proposta arginerebbe la mancanza di omaggi pubblici a figure femminili di spicco in Italia e avrebbe rappresentato un gesto significativo nel panorama culturale nazionale. Dominique Meyer, sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, è stata una delle prime a firmare la petizione per intitolare l’aeroporto all’artista e ha sottolineato l’importanza di rendere omaggio a una figura femminile di spicco nel mondo della cultura italiana, promuovendo un messaggio di inclusione e rappresentatività.

A rincarare la dose è stato Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verde e Sinistra, che ha citato numerosi personaggi illustri milanesi “non opinabili” a cui l’aeroporto potrebbe essere intitolato, tra cui il compositore Giuseppe Verdi, il poeta Alessandro Manzoni, la stessa ballerina Carla Fracci e la poetessa Alda Merini.

Il video di Ryanair: “Mi consenta l’atterraggio…”

Non sono mancate anche le reazioni ironiche, tipo quella della compagnia low cost Ryanair che ha diffuso un video su TikTok dal titolo “Mi consenta l’atterraggio…”

Quali sono in genere le procedure di intitolazione di un luogo pubblico in Italia?

La procedura per intitolare un aeroporto o qualsiasi altro luogo pubblico in Italia è regolata dalla sopra citata legge n. 1188 del 1927. Secondo questa normativa, per intitolare un luogo pubblico a una persona è generalmente richiesto che siano trascorsi almeno dieci anni dalla morte della persona stessa. Questo periodo di attesa consente una valutazione storica obiettiva per garantire che l’intitolazione sia effettuata in modo ponderato e rispettoso.

Inoltre, la procedura prevede che l’iniziativa per l’intitolazione possa essere avviata dalle autorità locali o centrali, che devono seguire una serie di passaggi amministrativi e consultare le parti interessate, come ad esempio la comunità locale e gli enti gestori del luogo in questione.

Tuttavia, esistono casi in cui le autorità competenti possono derogare a questa normativa. Ad esempio, potrebbe risultare possibile se ci sono ragioni eccezionali o se si adotta una specifica legge o provvedimento che consente un’intitolazione anticipata. Questo può accadere in base a decisioni politiche o a circostanze particolari che giustificano un’eccezione alla regola.

Nelle prossime settimane scopriremo se questa deroga vale nel caso di Silvio Berlusconi oppure no.