È ora disponibile online la certificazione telematica per l’utilizzo del contributo destinato all’incremento dell’indennità di funzione per amministratori locali.


Accessibile tramite le credenziali già in uso, questa certificazione riguarda il contributo per l’anno 2023, come previsto dall’articolo 1, commi 583, 584 e 585 della legge n.234 del 30 dicembre 2021. Il contributo è destinato a sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario.

Che cos’è l’indennità di funzione degli amministratori locali?

L’indennità di funzione degli amministratori locali è un compenso economico riconosciuto a sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali per l’attività amministrativa svolta. Questa indennità rappresenta un riconoscimento del tempo e delle responsabilità assunte dagli amministratori locali nel governare e gestire il territorio e i servizi comunali.

Componenti e determinazione dell’indennità di funzione

L’importo dell’indennità di funzione varia in base a diversi fattori, tra cui:

  1. Dimensione del comune: L’indennità è proporzionata alla popolazione del Comune. I Comuni con popolazione maggiore tendono ad avere indennità più elevate rispetto ai Comuni più piccoli.
  2. Ruolo e responsabilità: Il tipo di carica ricoperta influisce sull’indennità. Ad esempio, l’indennità del sindaco è generalmente superiore a quella degli assessori o dei consiglieri comunali, a causa delle maggiori responsabilità connesse alla carica.
  3. Eventuali normative regionali o nazionali: Possono esserci specifiche disposizioni di legge che stabiliscono i limiti o i criteri per la determinazione delle indennità. Ad esempio, leggi nazionali come la legge n.234 del 30 dicembre 2021, e decreti ministeriali, possono determinare gli importi e le modalità di assegnazione.

Scopo dell’indennità di funzione

L’indennità di funzione ha diversi scopi:

  • Compensare il tempo utilizzato per le attività amministrative: gli amministratori locali dedicano una parte significativa del loro tempo alle attività amministrative, spesso oltre il normale orario di lavoro. L’indennità serve a compensare questo impegno.
  • Riconoscere le responsabilità: le decisioni prese dagli amministratori locali hanno un impatto diretto sulla comunità. L’indennità riconosce la responsabilità di queste decisioni.
  • Incentivare l’impegno pubblico: fornire un compenso può incentivare cittadini qualificati a impegnarsi in ruoli amministrativi, migliorando così la qualità della governance locale.

Gestione delle indennità

La gestione delle indennità di funzione deve rispettare specifiche normative e procedure, come indicato nelle linee guida e nei decreti ministeriali. Ad esempio, eventuali eccedenze nel contributo assegnato per le indennità possono essere redistribuite tra le diverse categorie di amministratori locali, oppure, se non utilizzate, devono essere restituite al Tesoro dello Stato.

Nuova certificazione telematica per l’incremento dell’indennità di funzione

La certificazione telematica per l’utilizzo del contributo destinato all’incremento dell’indennità di funzione degli amministratori locali è accessibile qui tramite accesso al portale del Ministero dell’Interno con le credenziali già in uso presso ciascun ente. Il sistema facilita la compilazione grazie al precaricamento degli importi assegnati a ciascuna categoria di amministratori.

Gli enti locali devono solo verificare e completare il modello con le informazioni necessarie, rispettando le normative vigenti e le scadenze stabilite, garantendo così una gestione trasparente e corretta dei fondi pubblici.

Dettagli del contributo

Il contributo assegnato con il decreto interministeriale del 14 dicembre 2023 è già precaricato nel modello di certificazione, quindi non è necessario certificare le somme corrisposte con risorse proprie del Comune. Gli importi specifici per ciascuna categoria di amministratore sono inclusi nel modello, semplificando la procedura per gli enti locali.

Utilizzo dell’eccedenza

Seguendo le linee guida pubblicate il 10 maggio 2023 dal Dipartimento per gli Affari interni e territoriali, l’eccedenza del contributo per una categoria di amministratori può compensare eventuali disavanzi di altre categorie. Questa flessibilità è però limitata da una specifica eccezione: nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, la figura del presidente del consiglio comunale (PCC) è facoltativa e deve essere stabilita dallo statuto comunale.

Gestione dei fondi nei piccoli Comuni

Per i Comuni con meno di 15.000 abitanti, l’istituzione del PCC è opzionale. Se il Comune non ha istituito questa figura e non contrassegna l’apposita casella nel modello di certificazione, la porzione di contributo destinata al PCC deve essere restituita al Tesoro dello Stato. Invece, se il PCC è istituito, l’eventuale eccedenza del contributo può essere utilizzata per compensare disavanzi di altre categorie di amministratori.

Modalità di versamento

L’importo da riversare al Tesoro dello Stato riguarda esclusivamente la porzione di contributo non utilizzata. Questo importo è calcolato come la differenza tra il totale assegnato e quello effettivamente speso. Nel modello di certificazione, i dettagli del versamento devono includere solo le quietanze relative alla restituzione del contributo non utilizzato, escludendo quelle relative alle indennità corrisposte agli amministratori.

Il versamento deve essere effettuato utilizzando la modalità “Accredito tesoreria provinciale Stato per tabella B”, indirizzando il pagamento al conto della Banca d’Italia con il capitolo di entrata “356003” e indicando il beneficiario come “Tesoro dello Stato” (CF 80226730580). Nella causale del versamento, occorre specificare “Riversamento parte contributo indennità amministratori non utilizzata”. L’IBAN pertinente deve essere selezionato dalla sezione CP del documento disponibile online sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Scadenza

La trasmissione della certificazione telematica deve avvenire entro il 31 ottobre 2024, utilizzando le consuete modalità telematiche. Rispetto delle scadenze e accuratezza nella compilazione sono essenziali per evitare ritardi o errori che potrebbero complicare la gestione finanziaria degli enti locali.

Le istruzioni del Ministero dell’Interno

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it