Tra gli obiettivi del Pnrr c’è anche il calo della durata dei processi, ma, ad oggi, il calo si attesta solo al 17%: ecco cosa sappiamo.


I tempi per i processi diminuiscono, ma calano abbastanza?

Alcune settimane fa è stata pubblicata la Relazione sul monitoraggio statistico degli indicatori Pnrr, aggiornata al 2023, curata dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione del Ministero della Giustizia.

I dati relativi al secondo semestre confermano il trend del primo semestre del 2023, anche se con alcune oscillazioni, dovute al periodo delle ferie.

Vediamo allora i dati che abbiamo a disposizione.

Calo durata processi: basterà per gli obiettivi del Pnrr?

Alla fine del 2023 (e rispetto al 2019), la riduzione delle tempistiche dei processi era pari a

  •  -17,4% nel settore civile;
  •  -25% nel settore penale.

Nel settore penale, il risultato si conferma in linea col target del Pnrr. L’obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza era pari un -25% entro il 2026 ed è stato già raggiunto grazie anche ad alcune disposizioni introdotte dalla Riforma Cartabia.

Il problema, però, sta nei processi in ambito civile, dove la durata cala “solo” del 17%.

Secondo gli obiettivi del Pnrr, la riduzione dovrà essere del 40% (rispetto al 2019) entro il 2026. Il calo dovrà avvenire mediante la digitalizzazione e la promozione di metodi alternativi di risoluzione delle controversie.

Se il trend rimanesse il medesimo anche nel biennio 2024/2025, allora l’abbattimento raggiungerebbe solo il 24% nel 2026, molto al di sotto dei target fissati dal Pnrr.

Secondo il Ministero “i dati confermano lo sforzo importante che gli uffici giudiziari stanno compiendo nell’abbattimento delle pendenze e dell’arretrato, frutto anche dei cambiamenti organizzativi attuati con l’arrivo degli addetti all’Ufficio per il processo”.

Per quanto riguarda i dati relativi al primo semestre del 2024, bisognerà aspettare il prossimo aggiornamento, che arriverà a ottobre.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it