L’Antitrust ha pubblicato un atto di segnalazione che fornisce importanti indicazioni sulla ricognizione periodica dei servizi pubblici locali, in ottemperanza all’articolo 30 del Decreto Legislativo n. 201 del 2022.
L’atto, AS1999/2024, rappresenta un riepilogo della prima fase di attuazione e offre raccomandazioni cruciali per migliorare la gestione e la trasparenza dei servizi pubblici.
Antitrust: indicazioni sulla ricognizione dei servizi pubblici locali
Questa comunicazione ufficiale offre una panoramica sulla prima fase di attuazione dell’obbligo di ricognizione periodica dei servizi pubblici locali, e fornisce una serie di raccomandazioni dettagliate per migliorare la gestione e la trasparenza di questi servizi essenziali, che analizziamo qui di seguito.
Ecco i punti salienti.
Pubblicazione tempestiva
L’AGCM ha riscontrato un basso livello di conformità rispetto all’obbligo di pubblicare tempestivamente le relazioni di ricognizione sui siti istituzionali degli enti locali e di trasmetterle all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). L’Autorità sottolinea la necessità di un immediato adeguamento da parte degli enti interessati.
Coinvolgimento delle Regioni
L’obbligo di ricognizione si estende anche alle Regioni, comprese quelle a statuto speciale e le Province Autonome di Trento e Bolzano, quando queste agiscono come enti competenti nella gestione dei servizi pubblici locali. Ciò include, ad esempio, i servizi di trasporto pubblico locale.
Perimetro dei servizi
È emerso che alcuni servizi sono stati esclusi erroneamente dalla ricognizione perché considerati “strumentali”. Tra questi figurano servizi di manutenzione delle strade, edifici pubblici, illuminazione e gestione degli impianti sportivi. L’AGCM chiarisce che un servizio pubblico locale è tale quando gli utenti, anche indirettamente, pagano per il servizio, mentre i servizi strumentali beneficiano esclusivamente l’ente.
Contenuto della ricognizione
Le relazioni di ricognizione devono essere dettagliate, includendo informazioni sulla gestione del servizio, performance economico-finanziaria, soddisfazione degli utenti, qualità contrattuale e tecnica, e i risultati ottenuti dal gestore.
Attenzione agli affidamenti in house
Per gli affidamenti in house, l’AGCM sottolinea l’importanza di indicare le ragioni economiche e qualitative che giustificano tale scelta, evidenziando i risultati ottenuti nella gestione.
Interventi su servizi inefficienti
Gli enti affidanti devono adottare azioni tempestive per correggere inefficienze nella gestione dei servizi. In particolare, per le gestioni in house, si dovrebbe considerare la possibilità di revoca dell’affidamento se non più giustificabile.
Durata degli affidamenti
L’AGCM raccomanda che la durata degli affidamenti sia limitata e basata su valutazioni tecniche, economiche e finanziarie, evitando affidamenti storici e di lunga durata senza revisione.
Limitazione delle proroghe
Le proroghe degli affidamenti devono essere limitate a situazioni eccezionali e imprevedibili. Questo è particolarmente rilevante nel settore del trasporto pubblico locale, dove le proroghe ingiustificate sono comuni.
Separazione tra regolazione e gestione
Per il servizio idrico integrato e la gestione dei rifiuti, è cruciale eliminare la commistione tra le funzioni di regolazione, indirizzo e controllo e quelle di gestione dei servizi.
Il testo dell’atto dell’AGCM
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it