Arrivano importanti indicazioni da parte dell’Anac in materia di digitalizzazione degli appalti: l’Autorità ha disposto, tra le altre misure, la proroga dell’utilizzo delle interfacce web della PCP (Piattaforma Contratti Pubblici).


L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato una proroga di alcuni adempimenti fondamentali per la digitalizzazione degli appalti pubblici. Questo provvedimento è stato comunicato tramite un avviso del Presidente dell’ANAC e offre alle stazioni appaltanti il tempo e gli strumenti necessari per adeguarsi alle nuove modalità operative.

Le novità in materia di appalti digitali introdotte dal 2024

Il processo di digitalizzazione, oltre a migliorare l’efficienza e la trasparenza, punta a semplificare le procedure e a garantire una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari, contribuendo così alla lotta contro la corruzione e all’ottimizzazione della gestione dei fondi pubblici.

Il nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. n. 36/2023), introduce infatti nuove regole con l’obiettivo della “digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti”.

A  partire dal 1° gennaio 2024, con l’avvio della completa digitalizzazione degli appalti, sono entrate in vigore importanti novità sul portale degli Acquisti in Rete della Pa. Ad esempio è integrato e interoperabile con la piattaforma Contratti Pubblici di ANAC, l’applicativo che aggrega ed unisce i servizi precedentemente svolti da diversi sistemi autonomi quali: Simog e SmartCig, per l’erogazione del Codice Identificativo di Gara (CIG) e il monitoraggio del ciclo di vita dei contratti, eForm per la pubblicità comunitaria, il Servizio Contratti Pubblici (SCP), la Gazzetta Ufficiale (GURI), e l’ESPD per la gestione dello European Single Procurement Document.

Maggiori informazioni in questo approfondimento.

Gli adempimenti prorogati al 31 dicembre 2024

Qui di seguito un elenco completo di tutti gli adempimenti prorogati dall’Anac fino alla fine dell’anno.

Anac proroga utilizzo interfacce web PCP

Le stazioni appaltanti potranno continuare a utilizzare l’interfaccia web della Piattaforma PCP per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro. Questa misura consente di semplificare e velocizzare le procedure per l’assegnazione di lavori, forniture e servizi di modesta entità, mantenendo al contempo un alto livello di trasparenza e tracciabilità. L’interfaccia web facilita infatti la gestione delle procedure di affidamento, permettendo alle stazioni appaltanti di operare in modo più efficiente e con un minor carico burocratico.

L’Anac ha inoltre confermato in via definitiva l’uso dell’interfaccia web della PCP per l’acquisizione del Codice Identificativo di Gara (CIG) in tutte le fattispecie per cui è previsto l’utilizzo della scheda P5. Questo include anche i casi in cui il CIG viene acquisito esclusivamente per la tracciabilità dei flussi finanziari. La scheda P5 è uno strumento essenziale per garantire la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni finanziarie legate agli appalti pubblici, contribuendo a prevenire fenomeni di corruzione e a migliorare la gestione delle risorse pubbliche.

Accordi quadro e convenzioni

La proroga riguarda anche la possibilità di aderire ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31 dicembre 2023. Gli accordi quadro sono strumenti fondamentali per razionalizzare gli acquisti pubblici, permettendo di negoziare condizioni contrattuali favorevoli e di facilitare l’approvvigionamento di beni e servizi su base pluriennale. La possibilità di continuare ad aderire a questi accordi consente alle stazioni appaltanti di beneficiare di condizioni già negoziate, riducendo i tempi e i costi associati alle gare d’appalto.

Ripetizione di lavori o servizi analoghi

Sono inclusi nella proroga anche i casi di ripetizione di lavori o servizi analoghi e altre fattispecie previste nella Delibera n. 584 del 2023. La ripetizione di lavori o servizi analoghi si riferisce alla possibilità di estendere contratti esistenti per lavori o servizi simili, senza dover avviare una nuova procedura di gara. Questa modalità operativa è particolarmente utile per garantire la continuità e la coerenza dei progetti già avviati, riducendo i tempi di fermo e i costi amministrativi.

Scheda A3_6 per gli affidamenti in house

Per gli affidamenti in house, l’Anac ha reso disponibile in via transitoria la scheda A3_6, utilizzabile fino al 31 dicembre 2024. Gli affidamenti in house si riferiscono a quei contratti assegnati a società o enti controllati direttamente dall’amministrazione pubblica. La scheda A3_6 rappresenta uno strumento temporaneo, in attesa dello sviluppo delle schede definitive da parte delle Pubbliche Amministrazioni Digitali (PAD), e consente di gestire in modo ordinato e trasparente questo tipo di affidamenti.

Il testo del comunicato dell’Autorità

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it