In un recente video la Dottoressa Alessandra Cresta, con il supporto del Dottor Simone Chiarelli, fornisce un interessante approfondimento sulla verifica dei requisiti negli appalti.


Il panorama normativo degli appalti pubblici in Italia ha recentemente subito significative modifiche con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36, noto come il nuovo “Codice dei contratti pubblici. Questo provvedimento, emanato in seguito alla delega governativa prevista dalla Legge 21 giugno 2022, n. 78, mira a garantire maggiore trasparenza e affidabilità nelle procedure di gara per l’assegnazione di lavori, servizi e forniture da parte delle pubbliche amministrazioni.

Una delle parti che sicuramente risulta tra le più interessanti da analizzare è quella relativa alla fase cruciale della verifica dei requisiti, che ha l’obiettivo di assicurare che gli operatori economici interessati siano idonei sotto diversi aspetti: tecnico, organizzativo e finanziario. Tale verifica è divisa in requisiti di ordine generale e requisiti speciali.

Requisiti di ordine generale

I requisiti di ordine generale possono comportare l’esclusione automatica o non automatica dei candidati. Tra le cause automatiche di esclusione rientrano la condanna per specifici reati, la presenza di sanzioni interdittive, e la non conformità fiscale e contributiva grave. Le cause non automatiche, invece, includono gravi infrazioni in ambiti cruciali come sicurezza sul lavoro e ambientale, oltre a conflitti di interesse e distorsioni della concorrenza.

Requisiti speciali

I requisiti speciali riguardano l’idoneità professionale, la capacità economico-finanziaria e le competenze tecniche e professionali. Ad esempio, è richiesto un fatturato globale non superiore al doppio del valore stimato dell’appalto, maturato nei tre anni precedenti all’indizione della gara.

Modalità di verifica e sanzioni

La stazione appaltante utilizza il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (F.V.O.E.) e la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) per verificare l’idoneità dei candidati. La consultazione di questi strumenti consente di semplificare i processi, riducendo la documentazione richiesta agli operatori economici.

Procedure di verifica

Nelle procedure sopra soglia, l’aggiudicazione avviene alla migliore offerta non anomala, previa verifica dei requisiti. Per quelle sotto soglia, la verifica avviene tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, verificata anche attraverso un campione sorteggiato annualmente.

Sanzioni per la mancata conformità

L’articolo 52 del Codice prevede sanzioni severe per gli operatori economici che forniscono informazioni non veritiere o che non rispettano i requisiti dichiarati. Queste possono includere la risoluzione del contratto, la sospensione dalle future procedure di affidamento e sanzioni penali in caso di dichiarazioni mendaci.

Approfondimento sulla verifica dei requisiti negli appalti

Per fornire una panoramica sull’argomento sul proprio canale Youtube Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un nuovo video curato dalla Dottoressa Alessandra Cresta, per la rubrica “Pillole di Appalti“.

Qui sono disponiili le slide.

Potete guardare il video commento nel player video qui di seguito.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli