Domenica 23 e lunedì 24 giugno si terranno i ballottaggi per le elezioni amministrative 2024: la Circolare del DAIT (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali) fornisce alcune indicazioni.


Dopo il primo turno, svoltosi sabato 8 e domenica 9 giugno, si torna alle urne nei Comuni dove nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta.

Si ricorda infatti che in Italia il regolamento del Senato della Repubblica prevede che l’elezione del presidente dell’assemblea abbia luogo mediante ballottaggio fra i due candidati più votati nella precedente elezione qualora, non raggiunta la maggioranza assoluta dei senatori in carica nelle prime due votazioni, sia mancata anche la maggioranza dei voti – schede bianche comprese – espressi dai presenti alla terza votazione.

Questo appuntamento elettorale prevede adempimenti specifici e la costituzione degli uffici elettorali di sezione, come accaduto al precedente turno delle elezioni amministrative 2024.

La preparazione per i ballottaggi delle elezioni amministrative del 23 e 24 giugno richiede pertanto un’organizzazione precisa e la collaborazione di tutte le parti coinvolte.

Quando e dove si vota?

Gli elettori saranno chiamati a votare nelle seguenti fasce orarie:

  • Domenica 23 giugno: dalle 7:00 alle 23:00
  • Lunedì 24 giugno: dalle 7:00 alle 15:00

Lo spoglio delle schede inizierà alle 15:00 di lunedì 24 giugno, subito dopo la chiusura dei seggi. Le elezioni amministrative hanno coinvolto 27 Comuni capoluogo di Provincia, di cui 6 sono anche capoluogo di Regione. In totale, sono stati 3.700 i consigli comunali da rinnovare, con 3.516 Comuni appartenenti a Regioni a statuto ordinario e 184 a Regioni a statuto speciale.

Tra i comuni superiori, 29 sono comuni capoluogo, 6 di regione e 23 di provincia, di questi, 15 hanno eletto il sindaco al primo turno, mentre 14 verranno eletti al ballottaggio. In totale sono ben 101 Comuni necessitano del ballottaggio per eleggere il sindaco.

Per citare solo i Comuni capoluogo di Provincia interessati ai ballottaggi: Avellino, Bari, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Firenze, Lecce, Perugia, Potenza, Rovigo, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia.

Come si vota?

Nel ballottaggio elettorale, i cittadini italiani tornano alle urne per scegliere il sindaco tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nel primo turno. Qui di seguito spieghiamo come funziona il processo di voto e le regole da seguire.

  1. Chi può votare: Possono votare tutti i cittadini maggiorenni che hanno diritto di voto e sono muniti di tessera elettorale valida e documento di riconoscimento.
  2. Località di voto: L’elettore deve recarsi nel proprio seggio elettorale, come già fatto al primo turno, per esprimere il voto.
  3. Scheda elettorale: All’interno della cabina elettorale, l’elettore troverà una scheda specifica per il ballottaggio. Questa scheda contiene i nomi e i cognomi dei due candidati alla carica di sindaco che hanno ricevuto più voti nel primo turno.
  4. Modalità di voto: Per votare, l’elettore deve barrare il rettangolo nel quale è scritto il nome del candidato prescelto. Il voto è valido anche nel caso in cui si ponga una croce solo sul simbolo di una delle liste collegate al candidato sindaco scelto.
  5. Voto disgiunto: Non è possibile esprimere un voto disgiunto nel ballottaggio. Ciò significa che la scheda sarà considerata nulla se presenta un segno sia sul nome di un candidato sindaco che sul simbolo di una lista che appoggia l’altro candidato.
  6. Liste collegate: Le schede elettorali possono includere i simboli delle liste che sostengono il candidato sindaco, consentendo all’elettore di indicare anche il sostegno a una lista specifica oltre alla scelta del sindaco.
  7. Eventuali apparentamenti: Nel ballottaggio, le liste che sostengono i candidati possono essere più numerose rispetto al primo turno, a seconda della formazione di eventuali “apparentamenti” con altre liste rimaste fuori dal ballottaggio.

La Circolare del DAIT sui ballottaggi comunali del 23 e 24 Giugno 2024

Come indicato nella comunicazione curata dal DAIT, lorganizzazione delle elezioni, che ha incluso anche le elezioni europee, ha comportato un notevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le Prefetture. In Italia sono stati istituiti 61.559 uffici elettorali di sezione e circa 1.500 seggi speciali per il voto in luoghi di cura e detenzione. Per la prima volta, sono stati predisposti seggi speciali per gli studenti fuori sede.

Un problema significativo è rappresentato dall’alto numero di rinunce e impedimenti da parte di presidenti e scrutatori, complicato dal ristretto intervallo temporale tra l’insediamento dei seggi e l’inizio delle operazioni di voto.

Pertanto, è essenziale porre attenzione alla tempestiva costituzione dei seggi e sensibilizzare i Sindaci dei Comuni interessati sulla necessità di adempiere rapidamente ai propri compiti.

Il testo della Circolare

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it