approvato art.5 premierato senatoIl Senato ha approvato l’art.5 sull’elezione diretta, in riferimento al Premierato: la maggioranza ha votato compatta, mentre le opposizioni hanno abbandonato l’aula.


Il Premierato si fa più vicino.

Ieri, 12 giugno 2024, il Senato ha approvato l’art.5 del decreto legge sul Premierato, il nucleo principale del provvedimento, che introduce l’elezione diretta del Presidente del Consiglio.

La maggioranza ha votato compatta a favore dell’articolo, mentre le opposizioni hanno deciso di lasciare l’Aula per protesta, non senza proteste.

Ecco di cosa si tratta.

Approvato art.5 Premierato: il Senato dà voto favorevole

L’art.5 rappresenta la parte principale della proposta e andrebbe a modificare l’art.92 della Costituzione e dice che

“Il Presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per cinque anni, per non più di due legislature consecutive, elevate a tre qualora nelle precedenti abbia ricoperto l’incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi. Le elezioni delle Camere e del Presidente del Consiglio hanno luogo contestualmente”.

Come affermato nel ddl:

“La legge disciplina il sistema per l’elezione delle Camere e del Presidente del Consiglio, assegnando un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio, nel rispetto del principio di rappresentatività e di tutela delle minoranze linguistiche. Il Presidente del Consiglio è eletto nella Camera nella quale ha presentato la candidatura”.

approvato art.5 premierato senatoApprovato anche l’art.6

Il Senato ha approvato anche il sesto degli otto articoli del decreto sul Premierato attivo.

L’articolo in questione riguarda il Senato che, secondo la Costituzione, “viene eletto su base regionale”. Ma col ddl Casellati si aggiunge anche “salvo il premio su base nazionale previsto dall’art.92”.

Nell’art.5, infatti, si prevede un premio di maggioranza per le liste che appoggiano il candidato premier che vince le elezioni, in modo da garantire, in entrambe le Camere, una maggioranza dei seggi alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio eletto.

Le prossime tappe

La Conferenza dei capigruppo del Senato ha fissato per martedì 18 giugno, alle ore 15.00, l’orario di conclusione dell’esame e del voto degli emendamenti al Premierato.
È stato stabilito, inoltre, che le opposizioni, che hanno terminato il tempo a disposizione in Aula, avranno altre due ore aggiuntive.

Diverse le polemiche da parte delle opposizioni.
Molti senatori delle opposizioni si sono lamentati per essere stati “silenziati” e per non aver avuto la possibilità di parlare, a causa del taglio del minutaggio.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it