sequestro-nave-sicurezza-g7-brindisiIl sequestro della nave per la sicurezza al G7 a Brindisi ha scosso l’attenzione dell’opinione pubblica, rivelando una situazione al di sotto degli standard previsti per un evento di tale importanza.


La squadra mobile di Brindisi ha preso questa decisione riguardo alla nave Goddess of the Night, precedentemente nota come Mykonos Magic (ex Costa Magica), ormeggiata nel porto di Brindisi, a causa delle numerose denunce pubbliche.

Il paradossale caso del sequestro della nave per la sicurezza al G7 a Brindisi

Secondo quanto dichiarato dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, la nave, originariamente destinata ad ospitare oltre 2.500 agenti e altre forze di polizia durante il G7, presentava gravi problemi igienico-sanitari.  L’episodio ha portato a una vera e propria fuga dall'”hotel galleggiante”, destinato a ospitare circa 3.000 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri chiamati a garantire la sicurezza del G7. La Mykonos Magic, ormeggiata a Brindisi, si è rivelata un luogo inadatto al riposo del personale, con cabine sporche, scarichi intasati e mancanza di aria condizionata.

Qui il video con la denuncia della grottesca situazione verificatasi sulla nave.

Di fronte a questa situazione, i malcapitati ospiti sono stati trasferiti in parte in strutture ricettive a terra e in parte su un’altra nave in arrivo. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso il suo disappunto e ha chiesto chiarimenti al Dipartimento della pubblica sicurezza. Quest’ultimo ha annunciato l’intenzione di adire le vie legali per rivalersi sull’azienda greca Seajets, vincitrice dell’appalto per il servizio, con un’offerta da 6,6 milioni di euro.

Il Dipartimento ha riconosciuto la necessità di fornire soluzioni alloggiative più dignitose e ha organizzato il trasferimento del personale delle forze dell’ordine sulla nave-traghetto Gnv Azzurra, arrivata nel porto di Brindisi. Il segretario generale Fsp polizia di Stato, Valter Mazzetti, ha sottolineato l’importanza di fare piena chiarezza su questa vicenda, definendola incredibile.

In attesa degli sviluppi giudiziari, rimane da risolvere il problema dell’alloggio dignitoso per il personale ancora in attesa di sistemazione, dopo quanto accaduto lunedì durante il sequestro probatorio disposto dalla procura di Brindisi e notificato dalla Polizia della nave Mykonos Magic, ribattezzata Goddess of the Night. La nave-traghetto Gnv Azzurra ospiterà temporaneamente circa 600 operatori delle forze dell’ordine impegnati nei servizi di sicurezza per il G7, che si terrà a Borgo Egnazia sul litorale di Fasano.

Le criticità

La gestione della vicenda del sequestro della nave per la sicurezza al G7 a Brindisi solleva una serie di criticità che vanno analizzate con attenzione per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. Ecco una riflessione dettagliata sui punti critici emersi e sulle azioni necessarie per migliorare la gestione di eventi di questa portata:

  1. Selezione dell’appaltatore: La scelta dell’azienda greca Seajets per gestire il servizio di sicurezza è stata al centro delle critiche, specialmente considerando il gap tra l’offerta presentata e le condizioni reali della nave. È necessario un processo di selezione più rigoroso e trasparente, che valuti non solo il prezzo proposto, ma anche la qualità dei servizi offerti e la capacità dell’azienda di rispettare gli standard richiesti.
  2. Controllo e monitoraggio: Sembra che non sia stato effettuato un adeguato controllo e monitoraggio delle condizioni della nave prima del suo utilizzo per il G7. È fondamentale implementare procedure di verifica regolari e rigorose per garantire che le strutture destinate all’alloggio del personale di sicurezza rispettino gli standard richiesti in termini di igiene, sicurezza e comfort.
  3. Reattività alle segnalazioni: Le denunce riguardanti le condizioni della nave sembrano essere state ignorate fino al momento del sequestro. È essenziale avere meccanismi efficienti per la gestione delle segnalazioni di problematiche, con procedure chiare e tempi di risposta rapidi per affrontare prontamente eventuali criticità.
  4. Assicurazione della qualità del servizio: La malagestione della situazione ha messo in discussione l’efficacia delle misure di sicurezza messe in atto per il G7. È necessario rafforzare i meccanismi di controllo e supervisione per garantire che tutti i servizi forniti durante eventi di questa portata rispettino gli standard di qualità e sicurezza necessari.
  5. Comunicazione e trasparenza: La mancanza di comunicazione trasparente da parte delle autorità responsabili ha contribuito a creare confusione e preoccupazione tra il personale coinvolto nell’evento e l’opinione pubblica. È importante migliorare la comunicazione istituzionale, fornendo informazioni chiare e tempestive su eventuali problemi e sulle azioni intraprese per risolverli.
  6. Rispetto delle normative contrattuali: È emerso che le condizioni della nave non corrispondevano ai requisiti contrattuali stabiliti. È fondamentale garantire il rispetto rigoroso delle normative contrattuali da parte di tutte le parti coinvolte, con sanzioni chiare e proporzionate in caso di violazioni.

Come evitare una situazione del genere in futuro?

Per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro, è necessario un approccio sistemico che coinvolga un’attenta valutazione delle aziende appaltatrici, una migliore gestione e monitoraggio delle strutture utilizzate, una maggiore reattività alle segnalazioni di problematiche, una garanzia della qualità del servizio e una comunicazione trasparente con tutte le parti interessate. Solo attraverso un impegno concreto a migliorare i processi e le procedure, sarà possibile evitare che episodi simili compromettano la sicurezza e l’efficacia di eventi di importanza internazionale come il G7.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it