Disponibile il calendario completo dei pagamenti per l’assegno unico a giugno 2024: ecco quando arriveranno le somme ai soggetti beneficiari.
Si ricorda che quando si parla di “assegno unico” si intende la prestazione mensile fornita direttamente dall’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che ha cambiato in maniera decisa il panorama dei sussidi alle famiglie. Questa agevolazione ha infatti sostituito e inglobato le altre prestazioni e detrazioni precedentemente disponibili: lo scopo è quello di semplificare il contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico.
A chi spetta?
L’Assegno Unico Universale risulta erogato:
- per ogni figlio minorenne a carico, già a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
- per quanto riguarda invece i figli maggiorenni, l’assegno continuerà ad essere erogato fino all’età di 21 anni, ma a condizione che il figlio rientri in una delle seguenti casistiche:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e percepisca un reddito annuo complessivo inferiore a 8.000 euro;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
Le soglie aggiornate al 2024
Dal mese di marzo l’Inps procede con l’erogazione dell’assegno ricalcolato, con aumenti degli importi grazie alla rivalutazione annuale ISTAT. Nel messaggio dell’8 febbraio 2024, n. 572, l’INPS ha comunicato i nuovi importi e le relative soglie dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). La rivalutazione del 2024 è del +5,4% a causa dell’incremento del costo della vita.
n sintesi le soglie previste per il 2024 sono le seguenti:
- ISEE inferiore a 17.090,61 euro: l’importo può arrivare a 199,4 euro;
- ISEE superiore a 45.574,96 euro: l’importo può arrivare a 57 euro.
Per il dettaglio completo sulle soglie, scaglione per scaglione, potete consultare l’allegato 1 al messaggio 572/2024 dell’INPS.
Il calendario dei pagamenti dell’assegno unico a giugno 2024
L’Inps ha stabilito che nelle seguenti date avverà l’erogazione dell’Assegno Unico Universale per il mese in corso:
- 17 giugno
- 18 giugno
- 19 giugno.
Si tratta ovviamente delle date che sono riservate ai nuclei familiari che non hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente. I nuclei familiari che hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente devono invece attendere la fine del mese.
Entro il 30 giugno è necessario presentare la DSU aggiornata
Questo mese, infine, c’è un appuntamento importante da tenere a mente. Entro il 30 giugno 2024 si deve presentare una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) aggiornata e assicurarsi il diritto a ricevere importi maggiorati in base alla propria situazione nell’ISEE.
I richiedenti devono comunicare pertanto all’INPS eventuali modifiche alle informazioni precedentemente fornite, attraverso la presentazione di una DSU conforme. In particolare, è importante tenere presente le seguenti regole riguardanti la composizione del nucleo familiare:
- deve essere segnalata l’eventuale nascita di un nuovo figlio;
- si ricorda che i coniugi rimangono nel medesimo nucleo anche in caso di separazione o divorzio, qualora autorizzati a risiedere nella stessa abitazione;
- è fondamentale sapere che i membri già inclusi in un nucleo familiare ai fini dell’ISEE o nello stesso nucleo ai fini anagrafici, continuano a farne parte anche in seguito a variazioni anagrafiche, purché risiedano ancora nella stessa abitazione.
Cosa accade se si salta questa scadenza?
In sostanza, se la DSU è consegnata entro il 30 giugno, l’INPS sarà in grado di adeguare l’importo dell’assegno mensile in base alle informazioni fornite, e i pagamenti rifletteranno accuratamente la tua situazione economica. Inoltre saranno anche attribuite retroattivamente ai beneficiari tutte le somme arretrate non assegnate dal mese di marzo.
Tuttavia, se la DSU viene presentata successivamente alla scadenza del 30 giugno, l’INPS inizierà i pagamenti dal mese successivo, calcolando l’importo sulla base delle informazioni disponibili al momento della presentazione. E questo significa che tutte le somme saranno erogate sulla base degli importi minimi.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it