indagine-congiunturale-federlazio-2024Tra segnali positivi ed elementi di preoccupazione, le imprese del Lazio guardano avanti con  cauto ottimismo, mostrando resilienza e volontà di investire.


Ieri 29 maggio presso la Sala di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma, si è svolta la tradizionale presentazione dell’indagine congiunturale di Federlazio Roma.

L’evento, atteso con grande interesse dagli operatori economici e istituzionali, ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo economico e politico del Comune e della Regione dinnanzi ad una platea di imprenditori e vertici delle associazioni di categoria.

Ad aprire la presentazione è stato Luciano Mocci, Direttore di Federlazio Roma e vice presidente della Camera di Commercio di Roma. Mocci ha esposto con chiarezza e precisione i dati raccolti dall’indagine, fornendo un quadro dettagliato della situazione economica attuale delle piccole e medie imprese del Lazio.

In sintesi, le piccole e medie imprese del Lazio dopo un 2023 in crescita guardano con cautela al 2024 puntando a mantenere le posizioni ottenute.

Nel 2023 l’occupazione nelle piccole e medie imprese del Lazio ha proseguito il suo cammino positivo e la percentuale di quelle che hanno visto incrementare il proprio numero di addetti è passata dal 28,2% al 36,2%. In merito agli aspetti riguardanti il lavoro si confermano le crescenti preoccupazioni relative alle difficoltà diffuse nel reperimento di manodopera, registrate dal 48% degli imprenditori intervistati (nel 2022 la percentuale era stata del 35%) e che riguardano le figure professionali specializzate, ma anche gli operai generici.

Aspetti critici

Le maggiori criticità riguardano innanzitutto l’incremento dei prezzi di materie prime e semilavorati che è stato indicato dal 47,7% delle aziende, seguite da quelle relative alla riduzione dei consumi (36,4%) che, di fatto, costituisce la maggiore causa di arretramento delle attività sui mercati interni. Non sono poi da trascurare le difficoltà sul fronte del credito, sia sugli andamenti dei tassi di inflazione (29,5%), che, ancora alla fine del 2023, risultavano in crescita.

Sempre in riferimento ai fattori di crisi, al campione delle 500 imprese intervistate, è stata posta una specifica domanda sugli impatti degli avvenimenti che si sono verificati nel Mar Rosso a causa degli attacchi degli Houthi alle navi mercantili dei Paesi occidentali. Il 21% delle aziende intervistate ha registrato impatti diretti sulle proprie attività che hanno riguardato soprattutto l’incremento dei prezzi di materie prime e semilavorati.

Gli interventi politici

Dopo la presentazione dei dati, a prendere per prima la parola, Monica Lucarelli, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Roma capitale, che nel portare il saluto dell’amministrazione capitolina ha sottolineato gli ingenti investimenti in corso finalizzati alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione energetica, alla valorizzazione del turismo sostenibile, al miglioramento della qualità dei servizi turistici e dell’accoglienza, alle infrastrutture viarie della città, al termovalorizzatore, alla Rete 5G.

Grazie ai Fondi del PNRR, quelli del Giubileo e i Fondi strutturali, Roma può contare su un totale 8 miliardi di investimenti per realizzare una città moderna, innovativa ed inclusiva. Grazie al progetto RomaImpresaComune è intenzione del Comune sostenere la formazione e lo sviluppo dell’imprenditoria innovativa e sostenibile.

E’ stata poi la volta dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Lazio, Roberta Angelilli, che ha sottolineando come dall’indagine di Federlazio emergano segnali positivi ma anche elementi di preoccupazione.

Il Lazio ha oltre 600 mila imprese, “un patrimonio imprenditoriale, industriale di competenze e know how straordinario” che  la porta ad essere la seconda economia a livello nazionale. Tale realtà imprenditoriale. nonostante la pandemia, le guerre e l’innanzamento del costo delle materie prime si è dimostrata responsabile, resiliente, ma anche cauta rispetto all’incertezza degli scenari internazionali.

La Angelilli ha ricordato poi che a seguito dell’approvazione del Decreto PNRR Transizione 5.0, il Ministro del Made in Italy Urso, metterà a disposizione delle imprese del Lazio un tesoretto di 115 Mil di euro per vincere la sfida green e digitale.

Bisogna porre la giusta attenzione alla formazione – ha aggiunto – perché stando ai dati dell’indagine al momento mancano all’ appello circa 500.000 figure professionali qualificate di cui le imprese avrebbero bisogno”. Ed ha concluso affermando: “Siamo qui per fare squadra, non ci possiamo accomodare e dobbiamo guardare con attenzione ad ogni segnale negativo. Abbiamo la possibilità tra 4 anni di dire che abbiamo fatto fare al Lazio un passo avanti di dieci anni. Non abbiamo scelta, siamo obbligati a vincere questa sfida”.

L’ultimo intervento è stato riservato al “padrone di casa”, Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, che ha condiviso con i presenti la sua riflessione sul ruolo cruciale delle istituzioni nel supportare il sistema economico locale.

A cosa servono le indagini congiunturali? – ha affermato – Servono per conoscere lo stato di salute dell’economia. Ebbene, le 600.000 imprese del Lazio sono per lo più PMI che, nonostante la situazione di incertezza, continuano a fare investimenti in primis in formazione del personale e poi su ricerca e sviluppo nuovi prodotti, quindi sull’innovazione.

Questo è un segnale assolutamente positivo che incoraggia e rafforza l’impegno della Camera di Commercio nel favorire la creazione di un ecosistema positivo per lo sviluppo delle PMI.”

“Dobbiamo lavorare insieme per costruire un futuro solido e sostenibile per le nostre imprese sfruttando appieno le risorse offerte dal PNRR ” ha concluso Lorenzo Tagliavanti che si è detto moderatamente ottimista rispetto alla responsabilità e  resilienza del tessuto imprenditoriale che ha già dimostrato di saper ripartire dopo la pandemia.

La presentazione dell’indagine ha rappresentato un importante momento di confronto e dialogo, offrendo spunti significativi per le future strategie economiche della Regione. La partecipazione attiva degli esponenti istituzionali e la presentazione dettagliata dei dati di Federlazio hanno fornito una visione chiara delle sfide e delle opportunità che attendono il tessuto imprenditoriale del Lazio nei prossimi mesi.


Fonte: articolo di Francesca Liani