Il Governo italiano ha varato un decreto legge finalizzato al rafforzamento delle imprese agricole, della pesca e di interesse strategico nazionale.
Questo provvedimento, proposto dalla Presidente Giorgia Meloni insieme ai Ministri dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, mira a fornire risposte immediate alle sfide che queste industrie devono affrontare.
Si tratta di un nuovo testo normativo che, nelle intenzioni, si presenta come una risposta rapida e mirata alle difficoltà attuali di questi comparti e che vuole fornire strumenti e incentivi per promuovere la resilienza e la crescita di questi settori cruciali per l’economia italiana.
Misure per rafforzare le Imprese agricole, della pesca e di interesse strategico: i dettagli
Tra le principali disposizioni del decreto, si prevede la sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito una riduzione del fatturato. Inoltre, si propone una rivisitazione delle agevolazioni fiscali per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli o nel settore della pesca e dell’acquacoltura, che investono in strutture produttive nelle zone economiche speciali.
Il decreto prevede anche incentivi per i datori di lavoro agricoli operanti nelle zone colpite da alluvioni nel 2023, nonché disposizioni volte a contrastare le pratiche commerciali sleali e a potenziare i sistemi informatici nel settore agricolo. Viene inoltre introdotto un divieto sull’installazione di nuovi impianti fotovoltaici in aree agricole, ad eccezione di quelli finanziati nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) o relativi a progetti di agrivoltaico.
Per affrontare le emergenze sanitarie nel settore agricolo, il decreto prevede interventi per contrastare la diffusione della peste suina africana e della brucellosi, nonché la proliferazione del granchio blu. Si prevede inoltre il potenziamento dell’utilizzo delle Forze Armate e delle organizzazioni di protezione civile per affrontare queste sfide.
Altre disposizioni includono modifiche alla disciplina delle guardie venatorie volontarie, interventi per garantire l’operatività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e l’istituzione di un Dipartimento per le Politiche del Mare presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Infine, il decreto mira a garantire la continuità operativa degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale, come quelli della ex ILVA S.p.a., attraverso finanziamenti aggiuntivi e la possibilità di prorogare le amministrazioni straordinarie fino al termine del Piano di tutela ambientale e sanitaria.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it