accordo-costituzione-rsu-comparto-funzioni-localiPersonale Funzioni Locali: ecco l’accordo per la costituzione delle RSU e la definizione del relativo regolamento elettorale.


Il 6 maggio 2024, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) e le Organizzazioni e Confederazioni Sindacali del comparto Funzioni Locali hanno raggiunto un’intesa definitiva.

Si tratta dell’Accordo d’Integrazione relativo alla costituzione delle RSU e alla definizione del regolamento elettorale, in applicazione dell’Accordo Collettivo Nazionale Quadro (ACNQ) datato 12 aprile 2022.

Firmato l’accordo per la Costituzione delle RSU nel Comparto Funzioni Locali

Questo nuovo accordo prende il posto del precedente, datato 22 ottobre 1998, seguendo le disposizioni del recente ACNQ riguardanti le RSU. Una delle principali novità riguarda il numero di membri delle RSU, che varia in base alla dimensione delle amministrazioni.

Tra le innovazioni più significative emerse dall’Accordo nel Comparto Funzioni Locali, spicca l’approccio dinamico alla composizione delle RSU in relazione alle dimensioni delle amministrazioni coinvolte.

L’Accordo riconosce che la diversità delle dimensioni delle pubbliche amministrazioni richiede un approccio flessibile nella costituzione delle RSU al fine di garantire una rappresentanza adeguata e proporzionata dei lavoratori.

Per le più piccole amministrazioni, con un contingente di dipendenti fino a 15 unità, è prevista la presenza di un solo rappresentante sindacale. Tale numero cresce man mano che le dimensioni dell’amministrazione aumentano: 3 rappresentanti per quelle con dipendenti da 16 a 50, 5 per quelle con dipendenti da 51 a 100, 7 per quelle con dipendenti da 101 a 150, e 9 per quelle con dipendenti da 151 a 200.

La logica di adattamento si amplifica ulteriormente per le amministrazioni di dimensioni più consistenti. Per quelle con un contingente di dipendenti compreso tra 201 e 3.000, il numero di rappresentanti è fissato inizialmente a 9 per i primi 200 dipendenti, con l’aggiunta di 3 rappresentanti per ogni ulteriore blocco di 300 dipendenti o frazione di essi.

Un sistema ancora più articolato è previsto per le amministrazioni di grandi dimensioni, con più di 3.000 dipendenti. In questo caso, si stabiliscono inizialmente 39 rappresentanti per i primi 3.000 dipendenti, oltre a 3 rappresentanti per ogni ulteriore blocco di 500 dipendenti o frazione di essi.

Inoltre, l’Accordo prevede una procedura di aggiornamento delle RSU in caso di riorganizzazione delle amministrazioni. Questo implica un impegno delle parti contraenti a rivedere la composizione delle RSU in modo da riflettere gli eventuali cambiamenti negli assetti organizzativi. Tale revisione potrebbe comportare anche la convocazione di nuove elezioni per garantire una rappresentanza efficace del personale coinvolto.

Il testo dell’accordo

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it