ritirato vaccino astrazenecaL’azienda farmaceutica AstraZeneca ha comunicato di aver ritirato il suo vaccino per il Covid-19 in tutto il mondo: ecco perché.


AstraZeneca, la multinazionale biofarmaceutica, è nel centro del ciclone.

Alcuni giorni fa, infatti, è stato pubblicato un estratto, risalente allo scorso febbraio, nel quale l’azienda ammetteva gli effetti collaterali del vaccino per il Covid-19.

Secondo quanto riportato, infatti, dopo l’assunzione del vaccino era possibile riportare una sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS), un disturbo causato da coaguli del sangue.

Ed è notizia di oggi, 8 maggio 2024, che l’azienda farmaceutica abbia proceduto col ritiro del vaccino dal mercato, in tutto il mondo.
Vediamo i motivi.

Ritirato vaccino Covid-19 AstraZeneca: ecco perché

Inizia oggi il ritiro mondiale del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. La casa farmaceutica ha anche aggiunto che procederà presto col ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio in Europa.

La giustificazione di AstraZeneca è relativa “all’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”.

Considerata, infatti, la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c’è stata più domanda per il vaccino della casa farmaceutica, perciò, non è stato più prodotto e né distribuito.

La motivazione principale sembra quindi essere la ridotta domanda e l’eccessiva quantità di vaccini Covid-19 disponibili sul mercato, più aggiornati sulle recenti varianti.

Il Vaxzeveria era stato autorizzato per l’uso in persone di età superiore ai 18 anni e somministrato in due dosi, a circa tre mesi di distanza. AstraZeneca era stata una delle prime case farmaceutiche a proporre un vaccino che potesse debellare la pandemia di Covid-19, iniziata nel 2020.

Il ritiro del vaccino arriva in concomitanza con la causa legale a Londra, intentata dai familiari di alcuni cittadini britannici deceduti a seguito di coaguli del sangue, che si presume siano correlati proprio all’utilizzo del vaccino.

Il vaccino di AstraZeneca era stato considerato sicuro ed efficace nella lotta contro il Covid-19. Ma la correlazione con rischi così gravi (anche se rari) aveva portato ad una valutazione più attenta dei rischi.

Ad esempio, in Australia, il Vaxzevria non più disponibile da marzo 2023, anche se erano già state ridotte le dosi a partire da giugno 2021, a causa della diffusa disponibilità di altri vaccini.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it