Alcune settimane fa è stato approvato, in via definitiva, il Decreto Disabilità, ma come influisce sulla Legge 104? Vediamolo insieme.
Il 15 aprile scorso, è stato approvato definitivamente il Decreto Disabilità, che ha apportato importanti modifiche a diverse normative nazionali riguardanti le disabilità, l’assistenza e le prestazioni sociali.
Il titolo del decreto è “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale e partecipato”.
Entrerà in vigore a partire dal prossimo 30 giugno, anche se alcune disposizioni saranno applicate direttamente dal 10 gennaio 2025.
Ma come influisce sulla Legge 104? Vediamolo insieme.
Decreto Disabilità: come cambia la Legge 104
L’obiettivo del nuovo decreto Disabilità è quello di semplificare il sistema.
Come dichiarato dalla Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, l’intervento è quello di snellire la frammentazione presente, tra le diverse prestazioni sanitarie.
Come sappiamo, la principale legge, in Italia, che regola le disabilità è la Legge 104, che tutela i diritti delle persone che presentano disabilità, inabilità o altre situazioni correlate.
Ecco le principali novità.
Cambiano i parametri
La prima variazione è nei parametri per i quali una persona può rientrare tra i soggetti tutelati dalla Legge 104. Prima si parlava di “minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva”.
Invece ora è stata sostituita da “compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita”.
In questo modo, si amplia la definizione utilizzata precedentemente e vengono specificate, nel dettaglio, tutte le situazioni in cui una persona può presentare problematiche che ostacolano la normale quotidianità.
Invalidità civile
Un’altra novità importante riguarda l’accertamento dell’invalidità civile.
La condizione di disabilità di una persona verrà accertata da una valutazione di base, tramite una sola visita. In questo modo, si velocizzeranno le procedure e si concluderanno entro 90 giorni da quando si riceve il certificato medico dell’Inps.
Una tempistica che si riduce a 15 giorni per chi ha patologie gravi e a 30 giorni per i minori.
Il certificato ottenuto, dopo la visita, sarà trasmesso telematicamente, abbreviando i tempi.
Il processo di accertamento sarà gestito interamente dall’Inps, per evitare la frammentazione dell’accesso ai sostegni, anche se bisognerà aspettare il 1° gennaio 2026.
Progetto di vita
Uno strumento importante, introdotto dal nuovo decreto, è il Progetto di Vita, la cui sperimentazione sarà avviata a gennaio 2025 (anche se gli enti dovranno adottare questo strumento già a partire da quest’anno).
Si attendono ancora i dettagli del progetto, ma dovrebbe andare a delineare i bisogni specifici della persona, non solo per quanto riguarda l’assistenza, ma anche per migliorare le sue condizioni di vita generali, incentivando la partecipazione a diverse sfere della vita, come quella scolastica o lavorativa.
Questo progetto si pone come un supporto aggiuntivo alle tutele già presenti e contenute nella Legge 104.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it