Disponibile la nota di approfondimento di Ifel – Fondazione Anci sul Fondo di Solidarietà Comunale 2024, che ne illustra la definizione delle risorse e la composizione per l’anno in corso.


Il Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) per l’anno 2024 rappresenta un riflesso delle revisioni tecniche avvenute sui fabbisogni e sulle capacità fiscali standard, concordate anche da AnciIfel presso la Commissione Tecnica dei Fabbisogni Standard (CTFS).

Per semplificare la lettura e gli adempimenti legati alle procedure la fondazione ha pertanto voluto offrire un documento di chiarimenti in merito a risorse e alla composizione del fondo per l’annualità 2024.

Fondo di Solidarietà Comunale 2024: ecco come sarà strutturato

È importante notare che la parte ordinaria del Fondo è finanziata principalmente attraverso la trattenuta sull’IMU di competenza comunale, che ammonta a 2,8 miliardi di euro. Tuttavia, nel periodo 2020-2024, questo è stato mitigato dal reintegro delle risorse precedentemente tagliate, per un totale di 560 milioni di euro. Si prevede che tra il 2025 e il 2030, lo sbilancio nella perequazione porterà a un trasferimento interno di risorse nel comparto di almeno 650 milioni di euro, rendendo il sistema di perequazione insostenibile senza il supporto di risorse statali aggiuntive.

Una sentenza della Corte costituzionale del 2023 ha separato le risorse aggiuntive destinate ai servizi sociali dal FSC, inserendole nel nuovo “Fondo Speciale Equità Livello dei Servizi“. Queste risorse verranno riassorbite nel FSC tra il 2029 e il 2031, una volta che i nuovi servizi saranno pienamente attivi, per garantire i livelli essenziali delle prestazioni.

Composizione

La composizione del FSC per il 2024 include diverse componenti, tra cui:

  • rimborsi relativi a agevolazioni ed esenzioni IMU e TASI
  • integrazioni per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti
  • e fondi per lo sviluppo dei servizi sociali.

L’erogazione degli importi avverrà in due rate entro maggio e ottobre 2024, mentre l’alimentazione del Fondo sarà gestita dall’Agenzia delle Entrate attraverso trattenute sui versamenti dell’IMU.

Le proposte di Anci e Ifel

Anci e Ifel hanno espresso preoccupazione riguardo alla distribuzione del fondo per il 2024, sottolineando l’importanza di sviluppare metodologie per valutare in modo accurato i fabbisogni standard e i nuovi fabbisogni emergenti, tenendo conto del contesto socioeconomico difficile. Questo contesto include la crisi energetica, l’aumento dell’inflazione, l’aumento dei costi legati ai contratti di lavoro, e l’incremento delle risorse perequate.

Per affrontare le sfide attuali e future, Anci e Ifel hanno proposto l’introduzione graduale di una quota verticale nel FSC, che aumenterebbe progressivamente fino a 750 milioni di euro all’anno dal 2030. Questo finanziamento sarebbe finalizzato a compensare gli effetti dell’aumento delle risorse perequative, degli aumenti contrattuali e dell’inflazione sui servizi e sugli acquisti.

Riduzioni sugli importi effettivi?

Infine bisogna anche evidenziare che, a causa di misure finanziarie in corso, gli importi effettivi potrebbero subire riduzioni, con conseguenze sulle entrate dei comuni. Questa situazione evidenzia la necessità di affrontare in modo proattivo le sfide finanziarie che i comuni devono affrontare, assicurando un sostegno adeguato per garantire la fornitura dei servizi essenziali alla comunità locale.

Il testo della nota di approfondimento

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it