Ponte sullo Stretto, indetta al Mit la Conferenza dei Servizi istruttoria: il 16 aprile si incontreranno tutti i ministeri e le Amministrazioni Statali interessati, le Regioni Calabria e Siciliana, i comuni, nonché gli enti gestori delle reti infrastrutturali.
Il processo burocratico per avviare i lavori sul ponte sullo Stretto di Messina sta per entrare nella sua fase iniziale. L’appuntamento è previsto per il prossimo 16 aprile, a partire dalle 11 di mattina, al Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti.
Qui infatti si incontreranno tutte le parti coinvolte per iniziare a discutere concretamente del progetto.
Ponte sullo Stretto: indetta al MIT la Conferenza dei Servizi istruttoria
Uno degli elementi chiave di questa riunione sarà la distribuzione della documentazione progettuale a tutti i partecipanti. La documentazione progettuale sarà essenziale per consentire una partecipazione informata e una valutazione accurata delle proposte.
Secondo alcune ipotesi, questa documentazione sarà strutturata nel seguente modo:
1. Relazione Generale
- Descrizione del progetto e dei suoi obiettivi;
- Quadro normativo e autorizzazioni;
- Fasi di realizzazione;
- Costi e tempi di esecuzione;
- Analisi dei rischi e delle relative misure di mitigazione.
2. Progetto Definitivo
- Sviluppo del tracciato e delle caratteristiche geometriche del ponte;
- Dimensionamento delle strutture e dei materiali;
- Soluzioni tecniche per le fondazioni e le pile;
- Impianti e sistemi di sicurezza;
- Opere di collegamento a terra.
3. Studi di Impatto Ambientale
- Valutazione degli effetti dell’opera sull’ambiente marino e terrestre;
- Misure di compensazione e mitigazione;
- Monitoraggio ambientale.
4. Analisi di Sicurezza
- Valutazione del rischio sismico e di altri eventi naturali;
- Analisi del rischio di incidenti;
- Misure di sicurezza e piani di emergenza.
5. Documentazione Economica
- Analisi dei costi e dei benefici dell’opera;
- Piano di finanziamento;
- Modelli di gestione e manutenzione.
6. Altri Allegati
- Pareri e autorizzazioni di enti competenti;
- Studi geologici e geotecnici;
- Relazioni paesaggistiche e archeologiche.
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, attraverso una nota ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha comunicato di aver seguito da vicino il dossier sin dall’inizio del suo mandato e ha manifestato la sua soddisfazione e fiducia nel processo. Il Ministro ha così auspicato che il confronto durante la conferenza porti rapidamente alla definizione delle attività necessarie per il progetto.
Nelle intenzioni del dicastero questo passo rappresenta pertanto un punto di partenza tangibile per l’avvio delle attività necessarie alla preparazione dei cantieri entro la fine dell’anno. La distribuzione della documentazione progettuale mira a garantire che tutte le parti coinvolte dispongano delle informazioni necessarie per contribuire al processo decisionale e alla pianificazione dei lavori.
Quanto costerà il Ponte sullo Stretto?
La stima del costo del Ponte sullo Stretto di Messina è un tema complesso e controverso, con diverse variabili che influenzano il prezzo finale.
Attualmente, la stima ufficiale del Governo italiano è di 13,5 miliardi di euro.
Tuttavia, questa cifra potrebbe aumentare a causa di:
- Evoluzione dei prezzi dei materiali e della manodopera: il costo dei materiali da costruzione e del lavoro può variare significativamente nel tempo, influenzando il costo complessivo dell’opera.
- Adeguamenti al progetto: durante la fase di progettazione e costruzione potrebbero emergere la necessità di modificare il progetto originale, con possibili aumenti dei costi.
- Eventi imprevisti: eventi geologici o meteorologici eccezionali potrebbero causare ritardi o danni all’opera, con conseguenti costi aggiuntivi.
Oltre al costo di costruzione, è necessario considerare anche i costi di gestione e manutenzione del ponte, stimati in circa 100 milioni di euro all’anno.
Di seguito, una panoramica dei costi stimati per le diverse componenti del progetto:
- Ponte: 8,5 miliardi di euro
- Opere a terra (raccordi ferroviari e stradali): 4 miliardi di euro
- Opere accessorie (es. impianti di sicurezza): 1 miliardo di euro
Il finanziamento del ponte è previsto attraverso una combinazione di fondi pubblici e privati:
- Stato italiano: 9,3 miliardi di euro
- Regioni Calabria e Sicilia: 1,6 miliardi di euro
- Finanziamenti privati: 2,6 miliardi di euro
Tuttavia, la ripartizione definitiva dei costi e le modalità di finanziamento potrebbero subire modifiche nel corso del tempo.
Un progetto divisivo
Il Ponte sullo Stretto di Messina è un progetto che divide da decenni, con posizioni diametralmente opposte.
Tra i principali argomenti a favore del Ponte:
- Sviluppo economico: il Ponte favorirebbe il commercio e il turismo tra la Sicilia e il resto d’Italia, creando nuovi posti di lavoro e stimolando la crescita economica delle due regioni.
- Migliore mobilità: il Ponte permetterebbe di collegare in modo rapido e sicuro la Sicilia al continente, riducendo i tempi di percorrenza e i costi di trasporto.
- Unità nazionale: il Ponte rappresenterebbe un simbolo di unità nazionale, rafforzando il legame tra la Sicilia e il resto d’Italia.
Tra i principali argomenti contro il Ponte:
- Costi elevati: la costruzione del Ponte richiederebbe un investimento di denaro pubblico molto ingente, con possibili ritardi e aumenti dei costi.
- Impatto ambientale: il Ponte potrebbe avere un impatto negativo sull’ambiente marino e terrestre dello Stretto di Messina, danneggiando un ecosistema fragile.
- Rischi sismici: l’area dello Stretto è altamente sismica, e il Ponte potrebbe essere vulnerabile a terremoti e altri eventi naturali.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it