stato-patrimoniale-comuni-scomposizione-conto-tesoreriaLa Commissione Arconet ha recentemente fornito importanti chiarimenti riguardo alla corretta interpretazione della scomposizione del conto di tesoreria nello stato patrimoniale dei Comuni.


Questo seguito di istruzioni, giunto attraverso la Faq 55 del 6 marzo, è stato pubblicato in seguito alla modifica del principio contabile applicato alla contabilità economica da parte del Dm del 25 luglio 2023.

In base a tale modifica, la voce delle disponibilità liquide comprende non solo il saldo del conto “Istituto tesoriere/cassiere“, ma anche altri depositi bancari e postali, il denaro e i valori in cassa, oltre a nuove voci riguardanti altri conti presso la tesoreria statale intestati all’ente. Risulta inoltre soppressa la specifica relativa agli assegni.

Stato patrimoniale dei comuni: i chiarimenti Arconet sulla scomposizione del Conto di Tesoreria

Per quanto riguarda la scomposizione del conto di tesoreria, la Commissione Arconet ha indicato che il saldo da considerare è quello del conto di contabilità speciale presso la Banca d’Italia alla data del 31 dicembre, escludendo i versamenti ricevuti direttamente su questo conto e non ancora rilevati dall’istituto tesoriere alla fine dell’anno.

Secondo quanto previsto dall’allegato 4/3 al D.Lgs. 118/2011, i movimenti di tesoreria durante l’anno sono rilevati alla voce 1.3.4.01.01.01 del piano dei conti patrimoniale, mentre le giacenze al 31 dicembre del conto di Tesoreria Unica (TU) presso la Banca d’Italia sono rilevate solo alla fine dell’esercizio attraverso una operazione di storno del conto “Istituto tesoriere” e contestuale accredito del conto “Conto di Tesoreria Unica presso la Banca d’Italia”.

Quest’operazione permette di esporre correttamente nell’Attivo dello Stato Patrimoniale le voci relative all‘Istituto tesoriere e al conto presso la Banca d’Italia.

La prima rappresenta il saldo del conto corrente bancario aperto presso l’istituto tesoriere e include tutti i pagamenti effettuati dal tesoriere, compresi quelli non regolati sul conto di TU entro il 31 dicembre.

Nel caso in cui il tesoriere abbia effettuato pagamenti non ancora regolarizzati nel conto di TU, il saldo può assumere un valore negativo. Si rappresenta così un’anticipazione tecnica concessa dall’istituto tesoriere per consentire il pagamento delle spese ordinate dall’Ente ma regolabili solo nell’esercizio successivo.

La voce “presso Banca d’Italia” indica il saldo del conto di TU presso la Banca d’Italia, escludendo i versamenti ricevuti direttamente su tale conto e non ancora rilevati dall’istituto tesoriere alla fine dell’anno. Tali versamenti saranno contabilizzati nell’esercizio successivo a seguito della comunicazione dei “sospesi di entrata” da parte del tesoriere, ricevuta dopo il 31 dicembre.

Il testo completo della FAQ


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it