Percezione negativa Pubblica Amministrazione metà degli italianiIn un recente report, è stato riscontrato che la metà degli italiani ha una percezione negativa per la Pubblica Amministrazione: ecco nel dettaglio.


La Pubblica Amministrazione non riesce ad avere la fiducia degli italiani: un italiano su due, infatti, ha una percezione negativa della PA.

Questo è ciò che emerge dalla prima analisi effettuata dalla società di data analysis Bigda, per conto di Flp, la Federazione dei lavoratori e del pubblico impiego.

Vediamo nel dettaglio i dati dell’analisi effettuata.

Percezione negativa Pubblica Amministrazione: il malcontento della metà degli italiani

L’analisi è stata fatta prendendo in esame i volumi delle conversazioni sul web e sui social network relativi alla Pubblica Amministrazione, nei primi mesi del 2024.

Sono diversi i temi che generano malcontento, come la gestione dell’ordine pubblico, la malasanità, la gestione ambientale da parte delle amministrazioni locali e i servizi della pubblica amministrazione in generale. Al centro delle discussioni anche i temi della digitalizzazione e della retribuzione.

Nonostante il sentiment sia negativo, il tema della Pubblica Amministrazione è piuttosto acceso online. Secondo i dati, oltre 10mila persone al giorno discutono di questi argomenti, per un totale di 310mila conversazioni in un mese.

I canali più utilizzati per parlarne sono i siti d’informazione (39%) e il social X (27%), seguiti dai blog (20%).
La fascia d’età più coinvolta è quella compresa tra i 25 e i 34 anni (43,8%), con netta prevalenza di utenti di sesso maschile (64,3%).

Tra le regioni più interessate al tema della PA spiccano quelle del Sud, con prevalenza di Calabria, Basilicata e Sardegna.

Percezione negativa Pubblica AmministrazioneIl problema dei concorsi pubblici e della digitalizzazione

Uno dei temi più discussi è sicuramente quello dei concorsi pubblici, sul quale quasi il 40% degli utenti cerca informazioni.

Come sottolineato, però, da Marco Carlamagno, segretario generale Flp:

“questa ricerca cospicua si traduce, andando avanti nella selezione, con ben il 20% dei vincitori dei concorsi che rinuncia a prendere servizio”.

I motivi sono tanti: pochi scatti di carriera, retribuzioni basse, innovazione assente e smart working quasi inesistente.
I concorsi pubblici non sono più visti come prima, quando ricoprivano un ruolo importante nelle carriere lavorative dei cittadini.

Un altro problema importante sta nella digitalizzazione: la pubblica amministrazione italiana sembra indietro sia nella transizione digitale.
L’88% delle pubbliche amministrazioni locali, infatti, utilizza ancora procedure e strumenti analogici. La “digitalizzazione” della PA occupa il 40% delle conversazioni degli utenti.

Discussioni accese anche sulla transizione green, sulla quale solo il 7% degli utenti si dice convinto dell’operato della PA.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it