Rimborsi per ritardi aerei 2024Il 2024 è iniziato da pochi mesi e la situazione del trasporto aereo resta ancora difficile e di difficile lettura. Il numero dei voli è tornato ai livelli pre-pandemia, le compagnie stanno registrando incassi da record ed è cresciuto il numero di tratte, anche in Italia.

Questo, però, non ha arrestato l’ondata di scioperi e proteste del personale di volo e di terra iniziata nel 2021. Scioperi e proteste che hanno causato centinaia e centinaia di ritardi e cancellazioni aeree. Proprio per questo motivo è fondamentale conoscere le normative che regolano i rimborsi in Europa e a livello internazionale, sapere quando spetta il rimborso del biglietto, come richiederlo e quali sono i nostri diritti di passeggeri.

Le normative che regolano i rimborsi per ritardo aereo

Sono due le leggi fondamentali che regolano la disciplina dei risarcimenti e rimborsi per le vittime dei disservizi del trasporto aereo: il Regolamento (CE) n. 261/2004 261 relativo ai voli nell’UE e la Convenzione di Montreal del 1999 relativa ai voli internazionali.

La normativa comunitaria offre maggiori tutele ai passeggeri e dà diritto al rimborso in 3 casi:

  • se il volo ha un ritardo maggiore di 5 ore;
  • se il volo è stato cancellato con meno di 14 giorni di preavviso e la compagnia aerea non offre soluzioni sostitutive con orari simili;
  • se viene negato l’imbarco e il passeggero non accetta l’eventuale volo alternativo offerto.

Non è invece garantita nessun tipo di compensazione se il disservizio è dovuto a circostanze straordinarie. Rientrano in questa categoria problemi meteorologici, problemi ai radar dell’aeroporto, rischi per la sicurezza, emergenze sanitarie e socio-politiche.

Decisamente minori le tutele sui voli internazionali: negli Stati Uniti la decisione di rimborsare o meno il biglietto spetta alla compagnia e l’unica tutela garantita è quella dell’assistenza se i passeggeri sono costretti a sostare all’interno dell’aeromobile. Negli altri Paesi vengono garantiti i risarcimenti soltanto per i danni causati direttamente dal disservizio con la definizione di “danni” diversa nella legislazione di ognuno di essi.

Quando spetta il rimborso per il ritardo e come si calcola la compensazione economica?

A prescindere dal rimborso, si legge sulle pagine di AirHelp, società che si occupa di tutele dei passeggeri, 0ltre ai rimborsi per ritardi aerei, i passeggeri hanno diritto in molti casi anche a un risarcimento economico per il danno subito.

La legge garantisce una compensazione monetaria se:

  • il volo accumula un ritardo pari o superiore alle 3 ore;
  • il volo è stato cancellato meno di 2 settimane prima della partenza prevista e non è stato sostituito con uno simile;
  • se l’imbarco è stato negato per overbooking;
  • se il disservizio si è verificato negli ultimi 3 anni.

Il risarcimento si calcola in base alla lunghezza della tratta.

  • I voli comunitari di lunghezza pari o inferiori ai 1.500 km danno diritto a un rimborso di 250 euro.
  • Quelli di lunghezza compresa tra i 1.500 e i 3.500 km a un rimborso di 400 euro.
  • Quelli più lunghi a uno di 300 euro se il ritardo è compreso tra le 3 e le 4 ore e di 600 euro se il ritardo è superiore.

Come richiedere il risarcimento

Se il disservizio di cui siamo stati vittime rientra nelle fattispecie che danno diritto al rimborso del biglietto e alla compensazione economica per ritardo o cancellazione dobbiamo capire come richiedere operativamente il risarcimento. Se siamo in aeroporto dobbiamo mettere insieme i documenti di volo, gli scontrini delle eventuali spese affrontate durante l’attesa (il rimborso di cibo e bevande è sempre garantito) e testimonianze foto o video del ritardo accumulato. Completata l’operazione possiamo chiedere informazioni allo sportello a terra dell’operatore e far partire la pratica.

In alternativa possiamo richiedere il rimborso online, facendo ben attenzione a non far passare troppo tempo. I tempi di prescrizione sono diversi da Paese a Paese e variano di solito tra 2 o 3 anni.
Un’altra valida alternativa è quella di affidarsi a una delle società che si occupano di rimborsi e risarcimenti e far seguire l’iter ai loro esperti accreditati.

Gli altri diritti per i passeggeri

A prescindere dal fatto che ritardo o cancellazione siano dovuti alla compagnia, i passeggeri hanno sempre diritto all’assistenza. Ovvero a pasti, bevande, accesso alle comunicazioni e, se fosse necessario, a una sistemazione per la notte con relativo trasporto da e verso l’aeroporto.

Quest’ultima tutela scatta nel caso in cui la compagnia proponga un volo alternativo in partenza il giorno successivo e il passeggero lo accetti. Qui è importante aprire una parentesi relativa ai prezzi. Se il volo sostitutivo ha una tariffa inferiore alle vittime del disservizio spetta anche un rimborso parziale del biglietto. Se la tariffa di base è superiore la differenza non verrà pagata.

Se, infine, la vittima del disservizio aereo non accetta una soluzione alternativa proposta dall’operatore ed ha già effettuato alcuni scali intermedi ha diritto a un biglietto pagato verso la destinazione di partenza originale.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it - Δ