Con l’approvazione del nuovo decreto Pnrr per la sanità digitale, sono state introdotte diverse novità: ecco quali sono.
L’ultimo decreto Pnrr, con novità in ambito di sanità digitale, era stato approvato lo scorso 26 febbraio dal Consiglio dei Ministri ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2024.
Sono tante le novità introdotte, in merito al fascicolo sanitario elettronico (FSE), al ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale nella medicina predittiva e preventiva e al ritorno della piattaforma Green Pass.
Vediamo allora nel dettaglio.
Nuovo decreto Pnrr sanità digitale: tutte le novità
Col nuovo decreto, il Ministero della Salute s’impegna a rispettare gli obiettivi del Pnrr, in ambito di sanità digitale.
Tanti i punti su cui si è discusso e per i quali sono state apportate novità importanti, soprattutto in previsione del futuro.
Ecco quali sono le principali novità.
Certificazioni sanitarie digitali
Col decreto, si prevede l’emissione, il rilascio e la verifica delle certificazioni, mediante la Piattaforma nazionale – DGC, in caso di emergenze sanitarie, per facilitare la mobilità internazionale e collegandosi alla rete globale dell’OMS.
A questo tema è legato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), indispensabile per il monitoraggio dei valori in remoto e per diagnosticare, anche in fase iniziale, molte patologie.
Con un monitoraggio continuo e attento, si agevola la tempestività degli interventi e delle misure correttive, prima di eventuali peggioramenti o ricadute del paziente.
C’è però una problematica, non da poco, legata al Fascicolo sanitario elettronico. Secondo le indagini, tutti i dati delle regioni superano il 90% di attuazione della misura, ma risulta essere in una fase di stasi in tutto il Paese.
Il FSE, infatti, non è gestito in maniera omogenea in tutte le regioni, portando ad una frammentarietà pericolosa per l’intercomunicabilità delle informazioni.
Il problema principale sta proprio nell’assenza di un sistema di gestione nazionale, che sarebbe stato utile soprattutto durante la fase di vaccinazione contro il Covid-19.
Utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale nella medicina predittiva e preventiva
Mediante l’utilizzo dei big data, dell’AI e delle tecniche di deep learning sarà possibile processare molte più informazioni di quanto sia possibile da un essere umano, rendendo evidenti alcune situazioni che da solo il medico non può considerare.
Ad oggi, con l’utilizzo delle nuove tecniche, abbiamo fatto passi da gigante nell’ambito della medicina predittiva e preventiva, in modo da poter prevedere l’evoluzione del quadro clinico del paziente, mediante algoritmi decisionali di supporto.
Si tratta ancora di un ambito emergente, ma che potrebbe cambiare la vita dei medici e soprattutto dei pazienti.
Green Pass globale
Ha attirato non poche critiche la misura contenuta nel nuovo decreto Pnrr, riguardante il Green Pass globale dell’OMS.
Si tratta di un documento per la condivisione dei dati sulla certificazione vaccinale, a livello internazionale. Una sorta di estensione moderna della Carta Gialla Internazionale, il libretto sanitario cartaceo utilizzato per verificare l’effettiva vaccinazione contro le malattie infettive.
Tramite alcuni standard tecnici aperti e interoperabili, è possibile verificare la presenza o meno di certificati digitali Covid-19, emessi dalle diverse autorità nazionali.
Sulla questione è intervenuto il Ministro Orazio Schillaci, affermando che sarà presentato un emendamento per riformulare il testo e modificare la misura legata al Green Pass europeo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it