Sono stati stanziati nuovi fondi per un contributo per gli affitti, pensato per gli studenti fuorisede: ecco di cosa si tratta.
Data la problematica legata agli affitti per gli studenti fuorisede, soprattutto nelle grandi città italiane (come Milano, Bologna e Roma), è in arrivo un contributo apposito.
La misura è pensata per facilitare la frequenza dei percorsi di studio universitari, sia triennali che magistrali, da parte degli studenti costretti a cambiare città per poter frequentare.
Si tratta di un fondo di 4 milioni di euro, che permetterà di avere un contributo di circa 279,21 euro per gli studenti fuorisede.
Il Governo Meloni ha stabilito che i fondi saranno pari a 4 milioni di euro in riferimento al 2023 e di 6 milioni di euro per il 2024. Una cifra abbastanza lontana da quella originaria, introdotta dal Governo Draghi, quando i fondi ammontavano a 15 milioni di euro.
Vediamo a quanto ammonterà e chi ne potrà usufruire.
Contributo affitti studenti fuorisede: ecco di cosa si tratta
Il contributo è stato introdotto da un decreto del Ministero dell’Università, che ha ripartito, tra 60 atenei statali, l’aiuto introdotto nell’art.1, comma 526 della Legge di Bilancio 2021, rifinanziato nella Manovra 2024.
I requisiti richiesti sono quelli previsti dalla norma originaria e sono:
- Iscrizione all’università;
- Appartenenza ad un nucleo famigliare con un Indice della situazione economica equivalente (Isee) inferiore ai 20’000 euro;
- Non usufruire di altri contributi pubblici per l’alloggio.
Contributo affitti studenti fuorisede: chi ne potrà usufruire
Data la dotazione di 4 milioni di euro per il 2023 e considerando l’importo pro capite di poco oltre i 279 euro, si stima che saranno circa 14’300 gli studenti che potranno beneficiare di questo contributo.
I fondi, come detto, saranno ripartiti tra 60 atenei statali, con l’Università della Calabria che riceverà la quota maggiore, pari a 576mila euro. Seguita dal Politecnico di Torino (con 447mila euro) e dall’Università di Catania (con 210mila euro).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it