Il perimetro è circoscritto a quelli abbastanza “vecchi”, tuttavia può essere una buona notizia per le Pa: arriva il condono sui debiti Inps per contributi non versati per i propri dipendenti.
Si tratta di una sanatoria che riguarda comuni, regioni, province, Asl, università e altre Pa, consentendo loro di regolarizzare i contributi dei dipendenti e della gestione separata dell’Inps.
Tale proroga elimina le sanzioni e il rischio di dover rimborsare all’Inps gli oneri per il pagamento di pensioni e buonuscite in caso di denuncia da parte dei lavoratori.
Lo ha comunicato direttamente l’Inps nel messaggio n. 292 del 23 gennaio 2024.
Condono sui debiti INPS per i contributi non versati dalle Pa
Il governo ha recentemente annunciato una proroga eccezionale per il condono contributivo, consentendo alle Pubbliche Amministrazioni di condonare i debiti Inps accumulati per i periodi di paga fino al 31 dicembre 2004.
La Manovra 2024 ha previsto che, per la corretta implementazione delle posizioni contributive individuali dei dipendenti, le p.a., al fine di ritenere assolti gli obblighi contributivi, sono tenute per questi periodi appena citati a inviare all’Inps esclusivamente i flussi di denuncia Uniemens/ListaPosPA. In altre parole, non devono pagare nulla.
Inoltre, quanto comunicato dall’Inps le Pa potranno usufruire della proroga temporale per sistemare queste pratiche fino al 31 dicembre 2024, avendo la possibilità di rettificare le posizioni dei lavoratori dipendenti attraverso l’invio diretto di questi flussi.
Inizialmente prevista con scadenza al 31 dicembre 2023, la sanatoria è stata prorogata attraverso il decreto-legge n. 215 del 30 dicembre 2023, noto come Milleproroghe 2024, spostando la scadenza di un anno. La proroga ha modificato anche il termine di operatività, estendendolo ai periodi retributivi fino al 31 dicembre 2019 anziché al 2018.
In aggiunta, il decreto-legge n. 215/2023 ha esteso dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 anche il regime d’inapplicabilità delle sanzioni, garantendo ulteriori vantaggi alle Pa che intendono adempiere agli obblighi contributivi oltre il limite dei cinque anni previsti dalla prescrizione dei contributi.
Il testo del messaggio Inps
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it