sicurezza-urbana-videosorveglianza-finanziamenti-comuniPubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Interno volto a potenziare gli interventi in materia di sicurezza urbana attraverso i sistemi di videosorveglianza: in arrivo nuovi finanziamenti destinati ai comuni.


Questo provvedimento si conforma alle disposizioni della legge 29 dicembre 2022, n. 197, specificamente all’articolo 1, comma 677.

Esso stabilisce le modalità attraverso le quali i comuni possono presentare le richieste di finanziamento e fissa i criteri per la distribuzione delle risorse. L’obiettivo principale di questi fondi è pertanto potenziare gli interventi in materia di sicurezza urbana, anche tramite sistemi di videosorveglianza, da perseguire anche attraverso:

  • interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale
  • recupero delle aree o dei siti degradati
  • eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale
  • prevenzione della criminalità
  • promozione della cultura del rispetto della legalità
  • e affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile

Sicurezza urbana e videosorveglianza: ecco i nuovi finanziamenti destinati ai comuni

In sintesi, questa iniziativa punta a potenziare la sicurezza urbana attraverso l’implementazione di sistemi di videosorveglianza e rappresenta un passo significativo verso la creazione di comunità più sicure e protette.

Il finanziamento in questione, inizialmente stabilito a 15 milioni di euro per l’anno 2023, è stato successivamente aumentato a 19 milioni di euro.

I beneficiari di questo finanziamento possono essere i comuni, le unioni di comuni e le associazioni di comuni che soddisfano i seguenti requisiti:

  • hanno sottoscritto patti che individuano l’installazione di sistemi di videosorveglianza come prioritario per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria in specifiche zone del territorio comunale o infra-comunale;
  • non hanno precedentemente beneficiato di finanziamenti nelle procedure antecedenti a quella stabilita dal presente decreto;
  • i loro progetti sono stati approvati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in quanto conformi alle direttive del Ministero dell’Interno;
  • e infine dimostrano di possedere le risorse necessarie iscritte regolarmente a bilancio o si impegnano ad iscriverle per garantire la corretta manutenzione degli impianti e delle apparecchiature tecniche dei sistemi di videosorveglianza per almeno cinque anni dalla data di ultimazione degli interventi.

Il testo del decreto

Qui potete consultare il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it