Il Capodanno del 2024 ha visto molti sindaci diramare ordinanze anti “botti e petardi”: si tratta di un segnale di civiltà e rispetto che si va diffondendo sul territorio nazionale.
Sono molti i Comuni che hanno deciso di vietare l’utilizzo di materiale pirotecnico per scongiurare incidenti e tutelare il patrimonio.
Le città italiane hanno salutare il 2023 e accolto il 2024, festeggiando nelle piazze con concerti, musica e spettacoli di intrattenimento. Quest’anno ad accompagnare il congedo del vecchio anno e il benvenuto a quello nuovo pare ci siano stati decisamente meno “botti e petardi”.
Capodanno 2024 anti “botti e petardi”: un segnale di civiltà e rispetto
Sono sempre di più infatti i Comuni che, con estremo buon senso, hanno deciso di interdire petardi e fuochi d’artificio fai da te, onde scongiurare il macabro bollettino di incidenti che spesso caratterizza le cronache del primo dell’anno.
Eppure la tradizione di esorcizzare e scacciare via con i “botti” tutte le negatività resta sempre molto diffusa ovunque. L’usanza di celebrare l’arrivo del nuovo anno con il “botto” risale a tempi antichissimi. Oggi lo si fa in quasi tutto il mondo con i fuochi d’artificio, un tempo si usava sparare colpi di pistola. Da altre parti, in passato ma da alcune parti ancora ai giorni nostri, si usa invece rompere le stoviglie. L’elemento comune è sempre il rumore. Si pensava che il chiasso e i boati forti spaventassero gli spiriti maligni e li bloccassero nel passato impedendogli di seguirci sino all’anno nuovo. Ecco perché il chiasso e la festa è la componente fondamentale del Capodanno. L’esplosione simboleggia proprio il liberarsi, il fare uscire tutto ciò che non è stato positivo durante il periodo che ci si sta lasciando alle spalle.
Le misure di sicurezza attuate
Così le forze dell’ordine hanno operato incessantemente nell’attività di prevenzione e contrasto all’ illegalità con sequestri ingenti di materiali esplosivi, da Nord a Sud Italia. Quasi tutti i grandi Comuni e in particolare le città d’arte quest’anno hanno deciso di contrastare l’utilizzo privato di petardi (ad eccezione degli spettacoli pirotecnici espressamente autorizzati) non solo per evitare il bollettino di guerra del giorno dopo ma anche per prevenire ingenti danni strutturali al patrimonio storico, archeologico e monumentale.
A questa azione si è affiancato un presidio di sicurezza tutti i luoghi più sensibili e, soprattutto nei luoghi interessati dagli eventi di piazza, misure di controllo e contrasto per prevenire danni a beni e persone dal gettare bottiglie in vetro.
I provvedimenti che hanno adottato i comuni si ispirano al “buon senso civico che va verso il rispetto del benessere animale e della convivenza uomo-animale“, dal momento che l’esplosione dei botti è fonte di stress per gli animali, oltre a causare “disagi comportamentali che possono anche esitare in fughe mettendo a rischio la loro incolumità e quella degli altri”.
Nonostante gli auspici i feriti nel 2024 sono in aumento
Ma ogni anno questa “liberazione” si paga a carissimo prezzo! Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale, tra il 2012 e il 2023 in Italia nella notte di San Silvestro si sono registrati 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio. Un dato preoccupante che oltre agli uomini riguarda anche gli animali domestici, particolarmente sensibili a botti e fuochi pirotecnici. Sembrerebbe che circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, ogni anno perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi.
E quest’anno purtroppo il bilancio non è stato positivo: a certificarlo sono stati i dati del Dipartimento di pubblica sicurezza.
Il numero totale dei feriti per i festeggiamenti di Capodanno è di 274, di cui 12 dovuti all’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio. I ricoverati sono stati 49. Negli ultimi dieci anni non si sono registrati mai così tanti feriti con prognosi riservata o inferiore ai 40 giorni. I dati evidenziano un aumento rispetto allo scorso anno in cui ci furono 180 feriti (48 ricoveri), con un aumento del 52% rispetto all’anno precedente. Sono stati 64 i minori che hanno riportato lesioni, rispetto ai 50 dello scorso anno.
Un segnale per il futuro
Tuttavia le misure di civiltà messe in campo quest’anno vogliono coniugare il legittimo desiderio di divertimento ed euforia con la sicurezza pubblica, l’incolumità fisica delle persone e degli animali, la tutela del patrimonio culturale e ambientale delle città. Le ordinanze hanno infatti stabilito multe per chi è stato sorpreso a non rispettare tali ordinanze fino a 500 euro.
Per quest’anno magari gli auspici sono stati buoni ma il buon senso lo è stato un po’ meno.
Vedremo se in futuro la severità dell’azione di contrasto avrà prodotto i benefici sperati. Confidiamo che, parallelamente alle sensibilità dei Sindaci, cresca nei cittadini la cultura del divertimento sano e innocuo per rendere gli eventi del Capodanno momenti in cui ad esplodere sia solo la gioia.
Fonte: articolo di Francesca Liani